Ragazza tenta una estorsione ai danni di un ristoratore riminese. Il pubblico ministero chiede 5 anni di reclusione. La sentenza a il 12 giugno.
I fatti risalgono a 5 anni fa, durante la Notte Rosa.
La ragazza diciottenne di Reggio Emilia arriva a Rimini per la Notte Rosa assieme con una amica. Non hanno prenotazioni e non sanno dove dormire. Per loro fortuna le loro strade si incrociano con quelle di un ristoratore riminese che viste le due ragazzine in difficoltà le ospita gratuitamente.
Sembrava finito tutto in quella ospitalità. Ma dopo pochi giorni richiama il ristoratore per chiedere un’altra ospitalità insieme ad altre sue amiche. L’uomo, un po’ sorpreso, alla fine accetta. Ma questa volta la ragazza non si limita a chiedere l’ospitalità per la notte. Pretende anche di avere la cena. Questa volta il ristoratore risponde picche.
La ragazza, che non ha, evidentemente, gradito il rifiuto dell’uomo, si presenta pochi giorni dopo e ricatta l’uomo in modo esplicito;” mi servono soldi, se non me li dai vado dai carabinieri e racconto che mi hai stuprata”.
L’uomo preoccupato di un possibile scandalo e di non essere creduto dalle forze dell’ordine consegna dei soldi alla ragazza. Una volta, una seconda fino quando la ragazza arriva a chiedergli 1.500 euro.
A questo punto l’uomo va dai Carabinieri. I militari organizzano la trappola: lui deve fingere di accettare e andare all’appuntamento con i soldi, al resto penseranno loro. E così avviene, appena la giovane prende la busta con il denaro, scattano le manette.
Per questioni procedurali, il giudice non convalida l’arresto e lei torna libera il giorno dopo. Convinta di essere fuori perchè riconosciuta innocente, si ripresenta al ristorante per pretendere altri soldi. Stavolta però non la fa franca, e finisce sotto processo per estorsione.