Dopo la notizia dello slittamento di Rimini alle 57esima posizione per la qualità della vita, il consigliere leghista del comune Marzio Pecci propone una sua riflessione, lanciando qualche frecciatina al primo cittadino e alla maggioranza.
“Rimini è una città che va “rivista” se vuole migliorare la propria qualità di vita.
Dai dati pubblicati sulla stampa nazionale, sulla qualità della vita, è risultato che ha perso diverse posizioni fino a scivolare al 57° posto in classifica.
Noi che non ci lasciamo affascinare dai comunicati stampa del sindaco, pubblicati puntualmente dalla stampa locale, abbiamo sempre denunciato le criticità che la città vive.
Purtroppo ci duole rilevare che “noi l’avevamo detto”: per l’ambiente, infatti, non bastano le “finte” piste ciclabili per proiettare la città nell’Olimpo del benessere ambientale se è vero, come è vero, che siamo scivolati dalla 77esima posizione alla 103esima.
Il Sindaco Gnassi sull’ambiente ha fatto la figura dell’incantatore di serpenti di piazza Djemaa El Fna di Marrakech perché è stato sbugiardato, dagli osservatori nazionali, proprio sul tema che ha innalzato a vessillo della città.
Abbiamo più volte affermato e tentato di spiegargli che per fare ambiente a Rimini occorrevano le piste ciclabili vere ed i servizi per i ciclisti lungo i percorsi ciclabili, come avviene nel nord Europa, nonché l’adeguata segnaletica oltre ad una sinergia con le aziende per creare all’interno delle aziende stesse le strutture per consentire ai dipendenti di recarsi al lavoro in bicicletta. Non incentivi monetari, ma servizi!
Non parliamo poi della criminalità dove Rimini è in ultima posizione per i crimini relativi al traffico di stupefacenti e per lo sfruttamento della prostituzione, scippi e borseggi, per non parlare delle violenze sessuali.
La Lega ha sollevato più volte il problema dell’ordine pubblico e sicurezza con interrogazioni in Consiglio comunale e comunicati alla stampa.
Purtroppo Sindaco, Prefetto e Questura, che fino ad oggi si sono adoperati in inutili comunicati stampa per affermare che a Rimini la situazione rientra nella normalità ed è analoga ad altre città, sono stati smentiti dall’indagine statistica pubblicata e cioè dai numeri. Il “mal comune mezzo gaudio” non è più una giustificazione perché oggi abbiamo letto che nelle altre città stanno meglio.
Ora con la graduatoria pubblicata i “re sono rimasti nudi”:
Rimini, purtroppo, per ambiente e criminalità è la peggiore del Paese!
Per concludere la mia osservazione credo che sia giunto il momento di “richiamare” i dirigenti responsabili degli organi deputati alla sicurezza della città alle loro responsabilità perché i cittadini alle istituzioni chiedono di risolvere i problemi.
Rimini nella visione della Lega deve eccellere, prima di tutto, nel benessere sociale e, quindi, nella sicurezza e nell’ambiente; solo dopo potremo pensare al tempo libero ed al divertimento”.