Si è concluso il risanamento della Fossa dei Mulini a Viserba che ritorna ad essere un canale di acque meteoriche. E’ il quinto scarico a mare riclassificato. Il punto sul Piano: ad oggi appaltate complessivamente opere per oltre 85 milioni di euro.
“C’era una volta un canale chiamato, al tempo degli avi, “La Viserba” e poi “Fossa dei Mulini. Era il luogo goduto dai pescatori e dai bambini in cerca di emozioni.” Così Enea Bernardi, noto pedagogista viserbese, ricorda il periodo in cui nella fossa fluivano le acque che muovevano svariati mulini della Valmarecchia da Verucchio a Rimini.
Oggi il canale noto come “Fossa Sortie” è stato completamente risanato dagli scarichi fognari e torna alla sua origine, quella cioè di convogliare a mare le acque del Fiume Marecchia prelevate per scopi irrigui a Ponte Verucchio. Dopo Sacramora, Turchetta, Pedrera Grande e Matrice, il Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato raggiunge lo storico traguardo di riclassificare il quinto scarico a mare, un passo avanti verso l’obiettivo finale che prevede il superamento degli sfioratori a mare presenti sul tratto di costa riminese.
Sono stati infatti ultimati da Hera i lavori di separazione delle reti sullo scarico della fossa legati alle ordinanze n. 5 – 6 – 7 emesse dal Comune di Rimini, come comunicato il 12 marzo scorso dalla multiutility a Comune, Azienda Usl e Arpae.
Questo è il risultato di svariati accertamenti effettuati dai tecnici Hera, già dal 2018, accompagnate da analisi puntuali degli allacci privati e della qualità delle acque della fossa, accertamenti che hanno permesso di individuare e risolvere alcune anomalie sul corretto allacciamento di alcuni immobili.
Oltre agli aspetti ambientali, grazie a questo intervento si garantirà la completa fruibilità di un ulteriore tratto di costa limitrofa allo scarico che in passato veniva interdetta alla balneazione per 18 ore in caso di apertura dello scolmatore (in media 10-12 volte per ogni stagione balneare).
Un progetto condiviso e compreso
L’intervento si è concluso, come per i precedenti sfioratori grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini, che hanno compreso l’importanza e la portata della operazione di risanamento in atto, e grazie anche alla campagna di informazione messa in campo da Comune e Hera. Complessivamente, sino ad oggi, sono state inviate circa 15mila lettere ed organizzati oltre 30 incontri con cittadini e associazioni di categoria sul tema. Nel caso del Sortie, in particolare, sono stati eseguiti sopralluoghi ai circa 800 immobili coinvolti dalle tre ordinanze emesse a partire dal 2016 e sono stati eseguiti lavori di adeguamento in quasi 700 fabbricati a conferma della positiva collaborazione della cittadinanza coinvolta.
La separazione delle reti fognarie è uno dei perni del PSBO in quanto costituisce un intervento unico, per dimensioni, nel panorama internazionale delle strategie di risanamento fognario adoperate per città come quella di Rimini
PSBO: a che punto siamo
Si aggiunge quindi un altro importante tassello del mosaico PSBO, il piano messo in campo da Comune di Rimini, Gruppo Hera e Romagna Acque per un valore complessivo di 154 milioni di euro, segnalato dall’ONU come una delle opere principali a livello internazionale nella salvaguardia degli ambienti marini.
Ad oggi sono state appaltate complessivamente opere che superano gli 85 milioni di euro. Sul piano progettuale il Piano risulta in costante ottimizzazione nell’ottica di migliorare l’affidabilità idraulica del territorio: è da tempo allo studio una revisione richiesta dall’Amministrazione con l’obiettivo di rendere il sistema in grado dare anche una risposta ai fenomeni di tropicalizzazione del clima e agli eventi di allagamento conseguenti.
In questo nuovo quadro una prima opera aggiuntiva al PSBO, la cosiddetta. “Dorsale Ausa”, ha visto l’avvio della progettazione definitiva con l’obiettivo di avviare nei prossimi mesi l’iter per l’autorizzazione dell’opera. Si tratta di un nuovo collettore di grosso diametro (parallelo alla SS 16) e relativo impianto di sollevamento che consentiranno di intercettare le acque meteoriche del bacino dell’Ausa andandole ad immettere nel “Deviatore Ausa”, evitando così che tali acque raggiungano la città.
L’intervento, che prevede lavori per un importo di circa 6 milioni di €, ha ottenuto un finanziamento ministeriale nell’ambito degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico e l’adeguamento dei sistemi fognari. Si stanno inoltre valutando ottimizzazioni progettuali sugli interventi previsti nella parte finale del PSBO per migliorare ulteriormente la salvaguardia idraulica della città di Rimini.
Le attività realizzative del piano stanno proseguendo anche con due ulteriori importanti cantieri:
- La Dorsale Sud terzo (ed ultimo) stralcio, il collettore fognario di strategica importanza per l’area comunale compresa tra lo storico alveo del Marecchia e il confine con Riccione, prevede la posa di circa 4km di un nuovo collettore fognario a partire dal manufatto realizzato nel parcheggio Cervi fino al collegamento con l’ex depuratore Marecchiese, riconvertito in vasca di accumulo. Tale importante intervento prevede lavori per oltre 7 milioni di € e una volta completato, grazie anche alla funzionalità dei tratti già realizzati (primo e secondo stralcio), permetterà di triplicare le portate delle acque provenienti dalla zona sud della città collettate verso i poli di depurazione. Allo stato attuale è stata completata la definizione delle modifiche progettuali dei tracciati all’interno dei parchi Cervi e Fabbri, per ridurre il più possibile l’impatto sulle essenze arboree e sono stati avviati i lavori su Via Aldo Moro, nel tratto parallelo al Deviatore Ausa.
- La separazione delle reti nell’area tra Torre Pedrera e Viserbella, che prevede lavori per circa 16 milioni di €, si prefigge l’obiettivo di portare a pieno completamento il processo di separazione delle reti fognarie nella zona nord di Rimini. E’ stato completato nel 2018 l’iter autorizzativo dell’intervento complessivo di separazione dei bacini Brancona e Viserbella ed è stato successivamente suddiviso in 7 lotti d’intervento, per cercare di limitare il più possibile l’impatto sulla città. Sono stati avviati i lavori relativi al primo lotto, che comprende gli interventi sulle Vie Porto Palos, Angelini, Paglierani e Minguzzi. È inoltre previsto entro marzo l’avvio dell’appalto lavori relativo al nuovo sollevamento Brancona, alla relativa condotta premente di collegamento alla Dorsale Bellaria-Santa Giustina e agli interventi sulle Vie Domeniconi e Borghesi. I restanti 5 lotti sono in corso di progettazione esecutiva ed i lavori verranno avviati progressivamente nel biennio 2019-2020.
- Per quanto riguarda il bacino denominato Roncasso a Miramare, nell’area a reti già separate oltre l’80% degli immobili è già adeguato e conforme, sono in corso le verifiche conclusive sulla parte rimanente. Al contempo nell’area dove occorre separare anche le reti su suolo pubblico, è stata completata la progettazione definitiva ed avviato l’iter autorizzativo, necessario per la realizzazione delle nuove infrastrutture. I lavori verranno avviati a fine 2019.