Il comunicato della CGIL sula provocazione del sindacato di Forza Nuova. Sono stati affissi striscioi provocatori in varie sedi CGIL in Italia e, tra queste, Rimini. Il testo della nota:
“Meno di un mese fa Forza Nuova ha presentato il proprio sindacato, il Sinlai e questa notte ha orchestrato in diverse città d’Italia il suo lancio sul mercato. Naturalmente lo ha fatto alla maniera dell’estrema destra. Coperti dall’oscurità della notte, furtivamente, hanno attaccato i loro manifesti sulle porte delle sedi CGIL di alcune città, compresa Rimini, scegliendo come slogan le morti sul lavoro. Una strumentalizzazione bieca che tenta di addebitare al Sindacato, e in particolare alla CGIL, le tragedie che stanno macchiando con una lunga scia di sangue il lavoro nel nostro Paese.
Sotto questo aspetto i primi mesi dell’anno sono stati terrificanti, tanti gli infortuni e più di 160 i morti sul lavoro. Cifre assurde, intollerabili che, per quanto riguarda la CGIL, hanno reso ancora più evidente la necessità di porre il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro come una vera e propria emergenza nazionale. Tema che è stato anche al centro delle celebrazioni unitarie del 1° Maggio su tutto il territorio nazionale e che sarà oggetto di una specifica campagna di assemblee nei luoghi di lavoro nelle prossime settimane. I fattori che possono essere considerati come causa degli infortuni sono tanti e sono addebitabili alle distorsioni presenti in tanta parte dell’attuale mondo del lavoro, alla precarietà, alla mancanza di formazione professionale, allo sfruttamento.
In altri casi, di fronte a questi ennesimi atti intimidatori dell’estrema destra, avremmo orientato la nostra condanna sulla componente più ideologica, antidemocratica e violenta che anima questi gruppuscoli il cui peso quasi nullo è stato, tra l’altro, messo ben evidenza nelle ultime elezioni politiche. Fermo restando tutto ciò, in questo frangente l’operazione ci sembra avere dei connotati diversi, ovvero un’operazione di marketing al solito odioso modo di Forza Nuova per pubblicizzare il novello sindacato. Resta il fatto che abbiamo denunciato l’accaduto, rispetto al quale chiediamo che sia fatta giustizia e chiediamo altresì che le Istituzioni locali esprimano pubblicamente la loro condanna a partire dal divieto di propagandare negli spazi pubblici idee di odio, intolleranza e violenza.
Invitiamo la cittadinanza democratica e antifascista a partecipare il 2 giugno a Bologna alla manifestazione nazionale promossa da Anpi e dalle Organizzazioni firmatarie dell’Appello “Mai più fascismi”.
Nel 1926, quando iniziò la dittatura fascista, le Camere del Lavoro furono assaltate e distrutte e i sindacati rappresentativi dei lavoratori vennero aboliti e sostituiti dal sindacato unico obbligatorio. Per quanto le cose non stiano andando troppo bene nel nostro Paese non è più quello il tempo, se ne facciano una ragione”.
Anche la CISL e la UIL hanno condannato l’episodio:
“CISL Romagna e UIL di Cesena, Ravenna e Rimini condannano l’ennesima provocazione da parte di Forza Nuova che la scorsa notte hanno affisso striscioni nelle sedi delle Camere del Lavoro CGIL di Cesena, Ravenna e Rimini a cui va la nostra totale solidarietà.
Il facile qualunquismo non è portatore di nessuna soluzione dei problemi che ha il nostro Paese, in particolare il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere trattato con slogan, ma va affrontato con una capillare attività quotidiana di presidio dei luoghi di lavoro, azioni di prevenzione, puntuale vigilanza e formazione, che CGIL CISL UIL hanno da sempre sostenuto e praticato.
CISL UIL invitano tutti i propri associati e i cittadini romagnoli a vigilare affinché la democrazia rimanga il metodo di confronto con cui affrontare e migliorare la società locale e nazionale”.
Filippo Pieri CISL Romagna, Marcello Borghetti UIL Cesena, Riberto Neri UIL Ravenna, Giuseppina Morolli UIL Rimni