Un “pataccaro” di 60 anni in udienza al tribunale di Rimini per un processo a suo carico con l’accusa di violenza privata ai danni di una dipendente ha dichiarato di voler cambiare vita e per questo motivo ha chiesto il reddito di cittadinanza.
Il “pataccaro” è di origini napoletane ed è stato uno dei primi ad arrivare negli anni ’80 a Cattolica. La sua postazione di lavoro era l’area Montefeltro Est sull’A14. La tecnica era sempre la solita. La vendita a prezzi eccezionali di videoregistratori o autoradio (anni 80-90) per poi arrivare ai cellulari o computer portatili. Come noto, i ‘pataccari’ avvicinano la vittima designata, le mostrano il telefono o altro oggetto e ricevuti i soldi, consegnano un pacco che all’apparenza sembra la custodia del cellulare o la confezione di un altro oggetto, , ma che in realtà nasconde una piastrella o altro oggetto di “peso”.
Un lavoro, ha raccontato in tribunale il 60enne, che era diventato per lui troppo pesante. Aveva provato anche a riciclarsi provando a vendere calzini. Ma in questo caso il lavoro non rendeva.
Per questa ragione ha chiesto il reddito di cittadinanza. L’uomo, difeso dall’avvocato Franco Ferrini, a processo per violenza privata, il 22 gennaio del 2016,avrebbe spintonato una dipendente dell’autogrill nel tentativo di attraversare un varco d’accesso riservato solo al personale. Avrebbe anche minacciato la donna e strattonata. Da qui la denuncia ed il processo. L’udienza riprenderà a fine novembre