Alcune domande al Presidente della Provincia di Rimini, dopo la presentazione della proposta di bilancio, presentata questa mattina e che dovrà essere approvata dall’Assemblea il prossimo lunedì:
Perché secondo te la provincia dovrebbe tornare ad essere protagonista?
“Perché i quattro anni trascorsi nel limbo hanno dimostrato quanto in realtà questo ente possa e debba essere strategico e molto utile per le nostre popolazioni, soprattutto quelle dei comuni più piccoli e dei territori più periferici, ma anche per le realtà maggiori che sono alla ricerca di uno sviluppo armonico”.
Hai presentato il bilancio 2019 come un “bilancio di svolta”. Cosa intendi?
“Abbiamo lavorato per settimane mettendo insieme i risultati positivi conseguiti qui a Rimini in questi anni sul fronte dello snellimento e della razionalizzazione, con nuove e maggiori disponibilità registrate in campo nazionale ed i frutti di una fattiva collaborazione con la nostra Regione. Ciò ci ha consentito di elaborare una proposta di bilancio annuale e pluriennale con numeri importanti”.
Quali sono gli obiettivi del tuo mandato di Presidente?
“Essere utile alle comunità locali e attraverso loro ai cittadini della provincia, sviluppando un ruolo di regia istituzionale del territorio senza sovrapporre le competenze con quelle dei comuni”.
Per le strade?
“Avere strade sicure, incrementando le manutenzioni, le migliorie e l’efficientamento della rete viaria”.
Per le scuole?
“Avere scuole moderne proseguendo con la messa in sicurezza sismica, migliorando l’organizzazione delle attività manutentive, sviluppando l’efficientamento energetico, adeguando gli spazi alle esigenze formative, migliorando il decoro”.
C’è poi il ruolo di coordinamento.
“La mia idea è quella della Casa dei Comuni. Aiutare comuni minori, favorire l’associazionismo e la cooperazione fra enti, incrementare i rapporti con i corpi intermedi della società, avvicinare le aree periferiche al centro nevralgico decisionale, affermare il criterio della perequazione territoriale, garantire servizi piccoli comuni”.
Ci sono le risorse per fare tutto questo?
“Per le risorse economiche dobbiamo fare la battaglia col governo per superare il principio delle finte elargizioni. Il governo finge di darci risorse che in realtà sono nostre del territorio. Anzi, anche col bilancio di quest’anno la provincia di Rimini trasferisce allo Stato oltre 12 milioni di euro che sono introitate dalla provincia dal prelievo da Rc auto e immatricolazioni, negli anni passati siamo arrivati fino a 16 milioni”.
E le risorse umane?
“Abbiamo un apparato molto valido che in questi anni ha saputo tenere in piedi la baracca. Ora dobbiamo fare qualche iniezione per arrivare ad avere almeno il minimo del supporto necessario. Per questo abbiamo fatto un piano occupazionale attraverso il quale stiamo assumendo 8 unità fra le quali il dirigente ai Lavori pubblici che manca da anni. E’ anche una risposta occupazionale”.
Quanti soldi investirete nel 2019 nelle strade?
“4 milioni 926mila euro e abbiamo già previsto 2 milioni 150mila nel 2020 e 1 milione 950mila nel 2021 con la previsione di incrementare le prossime due annualità al livello del 2019”.
Quanti invece nelle scuole?
“5 milioni 450mila euro, che diventeranno 9 milioni 450mila con la chiusura di una ulteriore partita con la Regione. Li useremo per la messa in sicurezza sismica, le manutenzioni e egli ampliamenti. Inoltre abbiamo già una previsione di 5 milioni per il 2020 e 4 milioni 330mila per il 2021”.
Soddisfatto?
“Molto. Ma la mia preoccupazione dopo avere messo insieme queste risorse di saperle spendere bene e velocemente. E qui c’è del gran lavoro da fare”.