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Rimini. A processo gli otto vigili del nucleo ambientale

Il Pubblico Ministero, Davide Ercolani, aveva chiesto il rinvio a giudizio per gli otto agenti della Polizia Municipali di Rimini  che facevano parte del nucleo ambientale lo scorso novembre. Ora è arrivata la decisone del Gup Benedetta Vitolo. Dopo avere ascoltato la difesa dell’avvocato Massimiliano Annetta che difende tutti gli otto agenti ha deciso per il rinvio a giudizio. Il processo inizierà il 13 giugno. Verranno processati per i reati di peculato, abuso d’ufficio, danneggiamento aggravato, favoreggiamento personale e rifiuto di atti d’ufficio. I rinviati a processo sono Massimo Vaccarini, Marco Succi, , Giacomo Morri , Giuseppe Marchitelli, Franca Grisi, Giacomo Cilio, Gilberto Guidi, Guglielmo Parise

Suscitò grande clamore, nel marzo del 2018, l’intervento della Procura che portò all’arresto di 4 vigili urbani (uno si costituì al ritorno da una vacanza in Messico) ed altri 4 agenti inquisiti. Il Tribunale del riesame poi sostituì gli arresti domiciliari con la sospensione per un anno dal corpo dei vigili urbani. 

Le indagini avevano preso le mosse da alcune segnalazioni fatte pervenire nel 2016 all’Autorità Giudiziaria dalla stessa Polizia municipale, nelle quali venivano evidenziati fatti ritenuti suscettibili di rilievo penale, posti in essere dagli operatori di polizia locale nel corso, in particolare, di operazioni di polizia giudiziaria da loro eseguite nel quadro della repressione di attività di spaccio di stupefacenti esercitato in prevalenza da alcuni cittadini stranieri extracomunitari. Era la cosiddetta operazione “Kebab Connection”, che nel dicembre  2013 aveva portato a 53 ordinanze di custodia cautelare. Stando all’accusa i vigili urbani, durante una perquisizione nella casa di uno spacciatore, si sarebbero addirittura impossessati di denaro, omettendo di darne atto verbale e non sottoponendoli al previsto sequestro.  Stando alle accuse, gli indagati, per non essere scoperti, avrebbero anche danneggiato le apparecchiature di sorveglianza poste dalla Guardia di Finanza.

Nella foto la conferenza stampa dopo l’operazione Kebab Connection

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