Due dépliant rossi realizzati per pubblicizzare una mostra che risale a più di dieci anni fa, sovrapposti e uniti con lo scotch trasparente a formare un simbolo che i più hanno associato a una stella di David. Una ‘composizione’ artigianale ma tutt’altro che banale, lasciata sulla porta dell’assessorato alla Cultura del Comune di Rimini, in via Cavalieri. A guardare bene però, la stella ha 8 e non 6 punte come il simbolo tristemente noto per l’uso che ne fecero i nazisti.
L’episodio è venuto alla luce quando un’addetta alla portineria dell’assessorato, rientrando in sede, ha trovato all’ingresso il cartoncino, appoggiato per terra. Una volta raccolto è stato subito chiaro come non si trattasse di un semplice dépliant caduto a terra, ma di un simbolo creato ad hoc e volontariamente lasciato all’ingresso di una sede che, significativamente, ospita anche l’ufficio dell’Attività di Educazione alla Memoria, progetto che l’Amministrazione porta avanti dal 1964.
Sul caso i Carabinieri della Compagni di Rimini vogliono vederci chiaro. Non è stato aperto nessun fascicolo da parte della Procura, nè è stata presentata una denuncia formale. Ma i militari hanno comunque deciso di verificare la presenza di eventuali profili penali, analizzando i filmati delle telecamere circostanti il palazzo dell’assessorato. Intanto la “composizione” è stata posta sotto sequestro in attesa di ulteriori sviluppi. Ma a prendere in consegna la stella sono stati gli investigatori della Questura di Rimini, e anche la Digos contribuirà analizzando i filmati di videosorveglianza.
Intanto, in una nota stampa, l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della Provincia di Rimini si unisce al Comune nel manifestare preoccupazione per il gesto. “Anche se isolato ma è non sottovalutare, di chi ha lasciato sulla porta dell’assessorato alla Cultura in via Cavalieri un simbolo che con evidenza richiama una stella di David. La sede di via Cavalieri ospita anche l’ufficio dell’Attività di Educazione alla Memoria, progetto che da anni svolge attività di formazione per le studentesse e gli studenti delle scuole della città. La cultura e l’educazione sono la base per costruire una società democratica e antirazzista e devono essere difese come garanzia del futuro
L’Istituto Storico collabora da tempo con il Comune alla realizzazione del percorso didattico e delle iniziative di Educazione alla Memoria ed esprime vicinanza e solidarietà a Laura Fontana, Responsabile delle Attività di Educazione alla Memoria, e al gruppo di operatori che sono impegnati anche quest’anno nello svolgimento del progetto educativo”.