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Rimini, Potere al popolo: banchetti per le adesioni il sabato in piazza Tre Martiri

Durante la scorsa campagna elettorale – scrive in una nota  Potere al popolo – avevamo detto che il progetto di Potere al Popolo sarebbe andato avanti anche dopo le elezioni per continuare la costruzione di una nuova sinistra, per parlare di temi reali e trascurati, come il diritto alla salute, alla casa, al reddito ed ai servizi sociali. 

Per questo, anche alla luce dei buoni risultati ottenuti alle scorse elezioni amministrative a Cattolica (2%) con Francesco Vittori, a Bologna (2,5%) con la portavoce nazionale Marta Collot e a Napoli con gli attivisti dell’Ex OPG – Je So’ Pazz (1,5%), ripartiamo con le adesioni a Potere al Popolo, per dare sempre più forza e gambe alla costruzione di un’alternativa.

Sarà possibile – prosegue la nota – aderire a Potere al Popolo tutti i sabati mattina di novembre e dicembre ai banchetti che organizzeremo in piazza Tre Martiri a Rimini.

Accanto a questa prima iniziativa abbiamo deciso di lanciare una campagna “No al carovita”, per dire che la crisi la devono pagare i ricchi e non può essere scaricata sulle spalle della maggioranza della popolazione come fa questo governo. Ci vuole un cambio totale di paradigma, a partire da misure serie per contrastare i rincari delle bollette e l’erosione dei salari. 

Per questo chiediamo: 

investimenti per calmierare davvero le tariffe in modo da neutralizzare gli aumenti sul mercato tutelato; stop alla privatizzazione del mercato energetico; stop a qualsiasi taglio o ridimensionamento di salari, pensioni, reddito di cittadinanza, pensioni di invalidità e altri redditi sociali e investimenti per incrementarli; riforma fiscale che tassi ricchi e superprofitti e che non tagli le tasse alle grandi imprese; investire davvero nella riconversione ecologica dell’economia, senza scaricarne i costi economici sulle spalle di lavoratori e lavoratrici. 

La campagna contro il carovita – conclude la nota di Potere al popolo – prevederà come momento iniziale la sottoscrizione di una petizione ai banchetti oppure online su change.org e proseguirà con altre iniziative nelle prossime settimane”.

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