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Rimini, Popolo della Famiglia: “Sulla prostituzione la proposta di Salvini è inaccettabile”

Il comunicato del “Popolo della famiglia” in occasione della Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani promossa dall’Onu.

“E’ responsabilità di tutti denunciare le ingiustizie e contrastare con fermezza questo vergognoso crimine della tratta di persone”, ha gridato all’Angelus Papa Francesco alla vigilia della Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani promossa dall’Onu. Una tratta che passa anche attraverso le rotte dell’immigrazione clandestina e che fa di uomini, donne e bambini, una merce da collocare nei mercati del lavoro nero e sottopagato e del sesso. Mercati fiorenti anche a Rimini, soprattutto nel periodo giugno-settembre, basta fare un giro dopo le 23 sulla Statale e strade adiacenti dove il controllo delle forze dell’ordine, intente a sorvegliare le zone-vetrina della città, è pressoché assente. 

Quello della tratta degli esseri umani è un fenomeno di cui si parla poco perché si tratta di donne e bambini stranieri che non godono di nessuna rete di protezione e non possono contare su nessuna lobby politico-mediatica che può fare sentire la loro voce. Così, una volta arrivate in Italia, queste persone vengono presto abbandonate al loro tragico destino. L’urgenza oggi è data da oltre centomila donne sulle strade, di cui circa il 40% nigeriane e le altre provenienti dai Paesi dell’Est. 

Molte donne e minori non accompagnati finiscono nel circuito della schiavitù sessuale, la prostituzione, che molti si ostinano a ritenere una sorta di ‘male inevitabile’ che andrebbe solo regolamentato. Questa è la proposta della Lega di Salvini, inaccettabile per noi de “Il Popolo della Famiglia” che avvertiamo la necessità di liberare da ogni ipoteca ideologica la battaglia in favore della vita e dei diritti umani. 

Non possiamo ignorare – di fronte a proposte legislative che vorrebbero legalizzare la prostituzione, magari con la motivazione vergognosa che aiuterebbe a far crescere il PIL dell’Italia – le fallimentari esperienze olandese e tedesca, che insegnano come la legalizzazione della prostituzione non elimina lo sfruttamento e la prostituzione illegale di minori. E’ necessario intensificare il contrasto agli sfruttatori delle donne rese schiave e colpire senza indugio chi osa violare l’infanzia. E’ necessario, nella nostra scuola, de-ideologizzare la cultura del rispetto a senso unico e promuovere a tutto tondo una cultura della vita e della dignità umana. Quello che oggi ci può sembrare un problema lontano, che non ci tocca perché riguarda donne e minori stranieri presenti sul nostro suolo, domani, ma in verità già oggi, potrebbe toccarci tutti. Quando l’uomo viene ridotto ad una ‘cosa’, nessuno può più dirsi al sicuro”.

Il Popolo della Famiglia, Rimini 

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