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Rimini, “Plastica in… rete”: convegno per fare il punto sul DdL Salvamare

Si è svolto, alla Sala del Buonarrivo della sede della Provincia a Rimini, il convengo “Plastica in… rete”, l’occasione per fare il punto sui danni che la plastica nel nostro mare produce sulla salute degli animali e dell’ambiente e per individuare pratiche virtuose per arginare questo fenomeno.

Il convegno, organizzato da Marevivo, Alleanza delle Cooperative italiane – Coordinamento nazionale del settore della pesca, AMA Associazione Mediterranea Acquacoltori e con il patrocinio del Comune di Rimini, ha voluto porre l’attenzione sullo stato del mare adriatico con particolare attenzione al problema della plastica e ha voluto mettere attorno a un tavolo i diversi soggetti che, a diverso titolo, lavorano nel mare.

Giuseppe Prioli (presidente AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori) ha sottolineato che la sperimentazione per nuovi materiali per le reti tubolari della miticultura e le nuove possibilità di riciclaggio delle plastiche sono in corso di monitoraggio e ricevono grande attenzione dall’associazione.
L’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo, durante il suo intervento ha dichiarato che numerose sono le collaborazioni con le regioni europee più avanzate e in Emilia-Romagna si è deliberato di non fare pagare i costi del recupero ai pescatori, cosa che prima accadeva.
Tomas Parenti (Comandante imbarcazione Levriero II), ha raccontato la propria esperienza di colui che lavora e vive quotidianamente il problema: “Avevamo due obiettivi da raggiungere riguardo questo problema: ridurre la plastica pescata e coinvolgere altri pescatori. Siamo felici di poter annunciare che entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti”.
A conclusione del convengo (a cui non ha potuto partecipare, come annunciato, il presidente della regione Stefano Bonaccini) è intervenuta Simona Caselli, assessore regionale all’agricoltura e pesca affermando che: “Dobbiamo avere un approccio olistico nell’uso e nella gestione della plastica, nella nostra vita di consumatori nell’agricoltura e nella pesca. È però altresì prioritario che il DdL Salvamare venga messo in calendario dal parlamento il prima possibile. Il governo non può disinteressarsene”.

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