+Europa Rimini voterà convintamente 5 SI, il 12 giugno, al Referendum sulla giustizia.
“Sono settimane ormai che assistiamo alle più stravaganti interpretazioni di che cosa sia lo strumento referendario. È ora di capire – rompe così ogni indugio William Ottaviano portavoce regionale di +Europa – che prima di ogni cosa è l’opportunità per il cittadino di cambiare o abrogare una legge. Per poi impegnare il parlamento ad affrontare un tema che rimane fuori dall’agenda dei maggiori partiti per mero calcolo politico o per mancanza di coraggio“.
“Invitare i cittadini – continua Ottaviano – a disertare le urne come ha fatto il Presidente della provincia Santi o partiti come Articolo Uno, è una comoda scorciatoia politica per dire No.
Alcuni dei cinque quesiti sono complessi? Vero. Per questo ci voleva un ampia e corretta informazione della Tv pubblica che per questo motivo ha avuto dei richiami formali dall’Agcom“.
“È un tecnicismo – si chiede l’esponente riminese di Più Europa – affrontare il tema degli innocenti che finiscono nel vortice della Giustizia italiana ingiustamente detenuti e rovinati a vita?
Dal corretto funzionamento della macchina giudiziaria, cancellando il correntismo in magistratura, dipende lo stato di diritto. Quindi la vita di tutti noi“.
“Infine – afferma – di aver sentito poche motivazione di merito e molta strumentalità politica da parte di chi invita a non ritirare le schede o ad esprimersi per un no a Rimini.
Noi voteremo 5 sì, perché è l’unico modo per sperare che il Parlamento si “svegli”: Per rendere più efficace la Riforma Cartabia e per dirigerci, senza indugi, verso una Giustizia Giustia nel nome di Enzo Tortora“.