Brutta sorpresa, nella notte scorsa, per l’equipaggio di un peschereccio riminese di ritorno da una battuta al largo della costa. Anzi, forse fin troppo a largo. Perché ad attendere l’imbarcazione c’erano gli uomini della Guardia Costiera di Rimini e non per caso.
Il 20 maggio, infatti, il peschereccio in questione aveva sconfinato nelle acque territoriali croate. Alla Capitaneria di Porto era infatti arrivata una segnalazione da parte del Centro Controllo Nazionale Pesca e grazie al sistema “Pelagus” che permette alla Guardia Costiera di monitorare attentamente le attività di pesca era stato possibile estrapolare il tracciato del peschereccio.
Nella scorsa notte gli uomini della Guardia Costiera hanno atteso che l’imbarcazione attraccasse per provvedere alla sua ispezione. Il comandante è stato denunciato alla Procura della Repubblica per violazione Decreto legislativo del 9 gennaio 2012 n°4 che di fatto vieta ai pescherecci che battono bandiera italiana di pescare in acque sottoposte alla sovranità di altri Stati salvo che nelle zone nei tempi e nei modi previsti dagli accordi internazionali, ovvero sulla base delle autorizzazioni rilasciate dagli Stati interessati”.
Gli attrezzi in dotazione al peschereccio incriminato – rete a strascico e divergenti – sono stati sottoposti a sequestro penale.