Il consigliere comunale riminese della Lega, Marzio Pecci, sostiene l’intervento del consigliere di maggioranza Davide Frisoni sul progetto di piazza Malatesta: “deve essere supportato, soprattutto da chi, come la Lega, ritiene che il patrimonio storico culturale sia di grande importanza per la cultura e l’economia riminese”, sottolinea.
“Abbiamo sempre offerto alla maggioranza, dai banchi dell’opposizione, la nostra collaborazione per il recupero del patrimonio storico culturale riminese – dichiara Pecci -. Crediamo nella città che investe su questo settore perché Rimini dovrà diventare, nel breve-medio periodo, porta di ingresso del turismo culturale in Italia”.
“Abbiamo letto recentemente l’intervento del consigliere di maggioranza Davide Frisoni che sollecita il Sindaco a “fermare immediatamente il cantiere dei sotto servizi per rivedere il progetto di Piazza Malatesta”. Secondo il consigliere di maggioranza “i fatti stanno dimostrando, che sta emergendo, quella che un po’ di tempo fa ha definito la Pompei Riminese”. Piazza Malatesta è un patrimonio immenso”.
“Noi ci crediamo e riteniamo che la domanda del Consigliere di maggioranza vada supportata ed accolta dal Sindaco e dalla Giunta. Bisogna respingere sempre le idee di chi vuole cancellare e seppellire il passato. Pochi giorni, uno scrittore “vicino” all’amministrazione comunale, mi ha accusato, quale Capogruppo Lega, di essere ostile allo “spazio libero, immaginato a misura dell’autonomia dei bambini “ del Ceis (centro educativo italo svizzero) per avere, io, avuto l’ardire di sollecitare il recupero dell’anfiteatro romano spostando la scuola”.
“L’autore dell’articolo ha avuto la presunzione di affermare che il Ceis “…. ha un valore storico tanto quanto l’anfiteatro romano”. Mi dispiace leggere tali non condivisibili opinioni perché una struttura che ha circa duemila anni di storia non può in alcun modo essere paragonata alle “baracche” del Ceis che hanno settanta anni di vita e che possono essere facilmente smontate e rimontate su un’altra area. (In ogni caso non è mai stato messo in discussione il valore socio pedagogico del Ceis)”.
“Purtroppo l’intervento critico nei confronti del sottoscritto Capogruppo, se non dettato da meri interessi di bottega, appartiene alla politica miope del vecchio partito comunista, che ancora alberga nella mente di qualche intellettuale, che ha contribuito a distruggere il patrimonio storico riminese, sotterrandolo o demolendolo, insieme ai numerosi villini, giungendo a rimuovere la fontana dei Cavalli che, sopravvissuta al fronte, fu rimossa, dai comunisti al governo della città, nel 1954 con l’abbattimento della grande vasca”.
“Oggi se i riminesi possono ammirare la bellezza della fontana il merito appartiene al comm. Umberto Bartolani che profuse ogni impegno per il recupero dei Cavalli e per la ricollocazione, nel 1983, della fontana nella sua sede naturale. La via del recupero del patrimonio storico culturale riminese, dunque, va proseguita senza riserve e, per questo, noi continueremo ad insistere per lo spostamento del CEIS ed il recupero dell’anfiteatro romano. Saremo sempre al fianco di chi vorrà fare di Rimini una città che difende e recupera la propria storia millenaria. I fondi ed i finanziamenti per fare questo ci sono”, conclude il capogruppo della Lega.