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Rimini Pecci, Lega: “Il nuovo impianto fognario non funziona”

Ambiente non è solo meno cemento – scrive in un comunicato il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini, Marzio Pecci – ma è anche non spargere liquami.

Pochi giorni fa, in giro per la città ci siamo imbattuti nel mancato funzionamento del nuovo PSBO in piazzale Kennedy ed Hera, con un successivo comunicato, ha confermato l’inconveniente ed ha promesso che lo avrebbe risolto.

Il Sindaco in questi cinque anni di legislatura ha diffuso decine di comunicati sul nuovo sistema fognario ed ha perfino illustrato il proprio “progetto-trofeo” (anche se poi non è il suo!) a tutti i personaggi che hanno visitato Rimini. 

Purtroppo la realtà – prosegue la nota di Marzio Pecci – è diversa da quella fino ad oggi rappresentata dal primo cittadino: il nuovo impianto fognario di Rimini non è completato e quindi non funziona: gli sfioratori sono ancora attivi e quando piove trasportano in mare tutto il materiale organico inquinante.

Purtroppo non è solo questo: da molto tempo a Bellariva, in via Firenze, all’altezza del civico n. 14, fuoriescono dall’asfalto liquami che inquinano il suolo e sottosuolo creando un grave disagio sia ai residenti che ai turisti che alloggiano negli alberghi prospicienti.

Benché il guasto sia conosciuto, sia Hera che l’amministrazione comunale, nulla hanno fatto.

I residenti di Bellariva e di via Firenze – continua l’esponente leghista – da diverso tempo, lamentano la grave situazione di disagio della periferia e la disfunzione della rete fognaria, delle vasche di via Benizzi e degli “sfioratori”, ma il Sindaco e l’assessore sono rimasti sempre indifferenti alle doglianze urbane dei cittadini.

Avevano promesso per le fognature: “un Piano che consentirà un progresso sotto il profilo ambientale, della qualità della vita e che riposiziona il mare al centro dello sviluppo e della crescita del nostro territorio” quindi “Niente più scarichi di liquami fognari nel mare”.

A distanza di anni da quella dichiarazione gli sfioratori sono ancora in funzione e via Firenze è una fogna a cielo aperto.

Le acque reflue che escono dal sistema fognario sono un rifiuto inquinante hanno pregiudicato sia il suolo che il sottosuolo che dopo la riparazione della rete dovranno essere bonificati con gravi costi per la cittadinanza.

Per questo denunciamo il disagio dei cittadini di Bellariva che ancora una volta vengono penalizzati dalla amministrazione comunale e chiediamo pubblicamente che il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente ed Hera di intervenire immediatamente per riparare il guasto.

Ed i cittadini si chiedono, ma chi ha la colpa perché la fa sempre franca?

In fondo l’inquinamento da liquami costituisce reato, creando un grave disagio sia ai residenti che ai turisti che alloggiano negli alberghi prospicienti.

Benché il guasto sia conosciuto, sia Hera che l’amministrazione comunale, nulla hanno fatto.

I residenti di Bellariva e di via Firenze, da diverso tempo, lamentano la grave situazione di disagio della periferia e la disfunzione della rete fognaria, delle vasche di via Benizzi e degli sfioratori, ma il Sindaco e l’assessore sono rimasti sempre indifferenti alle doglianze urbane dei cittadini.

Avevano promesso per le fognature: “un Piano che consentirà un progresso sotto il profilo ambientale, della qualità della vita e che riposiziona il mare al centro dello sviluppo e della crescita del nostro territorio” quindi “Niente più scarichi di liquami fognari nel mare”.

A distanza di anni da quella dichiarazione gli sfioratori sono ancora in funzione e via Firenze è una fogna a cielo aperto.

Le acque reflue che escono dal sistema fognario sono un rifiuto inquinante. Hanno pregiudicato sia il suolo che il sottosuolo – conclude Marzio Pecci – che dopo la riparazione della rete dovranno essere bonificati con gravi costi per la cittadinanza.

Per questo denunciamo il disagio dei cittadini di Bellariva che ancora una volta vengono penalizzati dalla amministrazione comunale e chiediamo pubblicamente che il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente ed Hera di intervenire immediatamente per riparare il guasto.

Ed i cittadini si chiedono, ma chi ha la colpa perché la fa sempre franca? In fondo l’inquinamento da liquami costituisce reato”.

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