La segreteria del Partito democratico di Rimini rilascia un commento sulla manifestazione dei Comitati Pro Rimini, contro le microaree nomadi, a cui interverrà il segretario nazionale della Lega Nord.
“Quante bizzarrie ci riserva il caso. Nel fine settimana che ci condurrà verso la Festa delle Repubblica Italiana si svolgerà un evento parallelo e tipicamente locale, ovvero la riunione della Lega dei Comitati o dei Comitati della Lega, in ogni caso il risultato finale non cambia. Rammentiamo il 2 Giugno in quanto pietra angolare della vision leghista, da sempre messo in discussione dal Carroccio come tutte le feste nazionali, la patria e la bandiera. Dal rottamato Umberto ai fulgidi eredi.
Proprio in queste ore apprendiamo dal tam tam mediatico dell’imminente calata del leader supremo Matteo Salvini, fresco di plebiscito congressuale, nel simbolico convitto civico della sala del Villaggio Primo Maggio. Nello stesso spazio fertile dove si è sancita la nascita del grande comitato dei comitati, uniti dal disaccordo verso le linee amministrative per superare il campo nomadi di Via Islanda.
Generando, per dirla tutta, una vaga confusione e parecchia delusione dopo mesi di proclami ispirati al civismo, a rivendicare ossessivamente una natura apolitica, apartitica, tollerante e dedita all’integrazione.
Ci poteva anche stare che qualche abile politico locale sfuggisse alle maglie del controllo civico e si intrufolasse nelle foto di gruppo e nei numerosi passaggi televisivi, ma ora il disincanto finisce.
Il comitato ProRimini sancisce in maniera netta la propria inclinazione politica aderendo con i propri responsabili alla kermesse leghista che vede coinvolti gli stati maggiori nazionali, romagnoli e riminesi, in ordine casuale, oltre a figure di consulenza (?).
Per ora l’unico dato certo, in attesa che l’amministrazione concluda il proprio lavoro sul progetto, è la creazione di una macroarea politica che saprà certamente valorizzare la riconosciuta esperienza del fronte leghista in fatto di immigrazione e accoglienza.
Ogni riferimento a slogan beceri e volgari racchiusi nello spazio di un tweet è lecito”.
Seg. Comunale – PD Rimini