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Rimini, pasticcere “malato” per due mesi: si dà al rafting e si sposa

Un pasticcere di 30 anni assunto in una gelateria di Rimini e il padre, medico di base, sono stati condannati per falso in concorso e truffa dal Tribunale di Rimini. Il motivo? Il giovane si era assentato dal lavoro per malattia, peccato che dalle indagini – piuttosto facili vedremo perché – sia emerso che al posto di curare la sua presunta e – inesistente – lombosciatalgia il giovane si dava al rafting e ad altri sport percependo dunque un indebito stipendio. Addirittura durante le assenze si era persino sposato e durante il ricevimento aveva addirittura incontrato il suo datore di lavoro.

I fatti risalgono al 2020. In un primo momento il giovane era stato assente per dieci giorni a luglio e aveva prolungato poi l’assenza fino a settembre. Immediata la richiesta di attivazione all’Inps per indagare su quanto stava accadendo. Lo stesso titolare dai social network ha poi scoperto che il giovane si dava agli sport e alle sue passioni, che di certo non avrebbe potuto praticare con la lombosciatalgia. Immediato anche il ricorso alle vie legali e l’impulso alle indagini. Padre e figlio sono stati dunque condannati.

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