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Rimini, partito oggi il drive trhru: tampone nella propria auto all’ospedale

La Prefettura di Rimini e l’AUSL Romagna hanno attivato da stamattina il sistema del drive thru nella provincia.
Parte così anche a Rimini una modalità semplice per effettuare tamponi in modo più rapido e ottimizzando le risorse umane a disposizione.

La formula del drive thru è rivolta ai pazienti che, non presentando più sintomi da 14 giorni, si sottopongono ad un primo tampone eseguito presso il loro domicilio. Successivamente dopo 24 ore dal primo tampone negativo i medesimi pazienti si sottoporranno ad un secondo tampone attraverso il metodo del drive thru ovvero recandosi con la propria auto presso la sede ospedaliera, al fine di attestare la completa guarigione.

L’attivazione del sistema drive thru si inserisce in un percorso di costante dialogo e di collaborazione, avviato dalla Prefettura e dall’Azienda USL della Romagna, che ha trovato la sua massima espressione nell’ambito dell’Unità di crisi costituita presso la Prefettura.

In tale sede si è sviluppata, infatti, l’idea di una modalità sicura di semplificazione dell’attività di accertamento diagnostico della guarigione da COVID-19. L’adozione di questa formula imprimerà di certo una maggiore snellezza ed una decisiva accelerazione alla attività di indagine epidemiologica, la cui piena efficacia in ogni caso – occorre ricordarlo – è rimessa anche all’elevato senso di responsabilità dei cittadini sviluppato in questo intenso periodo di emergenza sanitaria.

L’uso di un apposito modello di convocazione, condiviso tra la Prefettura, l’AUSL e le Forze dell’Ordine, consentirà al cittadino convocato di circolare per il tempo strettamente necessario a recarsi presso la struttura ospedaliera ai fini dell’accertamento. La convocazione costituisce deroga (temporanea e limitata alle date e orari prestabiliti) al divieto di mobilità dalla propria abitazione per il periodo di quarantena, di cui al DPCM 8 marzo 2020, art. 1, comma 1, lettera c.

Il cittadino dovrà portare con sé una copia di questa comunicazione in formato cartaceo o in formato elettronico, insieme all’autocertificazione richiesta dalla legge, da presentare in caso di eventuale controllo da parte delle Forze dell’Ordine, come da disposizioni del Ministero dell’Interno.

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