Nasce un nuovo blog di politica e cultura, urbanistica, salute ed ecologia, che supporterà e accompagnerà l’avventura del progetto politico iniziato con la candidatura di Gloria Lisi a sindaca del Comune di Rimini.
Il blog-magazine, on line dal 23 dicembre 2021, racconterà le osservazioni, le suggestioni, i dubbi, le proposte che emergeranno dai contributi degli autori, con l’obiettivo di costruire una visione nuova, un pensiero politico nuovo sulla città.
Il progetto si svilupperà partendo da specifici temi e rubriche che saranno arricchite di volta in volta con spunti, approfondimenti e riflessioni. Si cercherà di toccare temi impellenti, complessi, a volte anche spinosi, con l’intento di sviluppare una comune consapevolezza ed un proficuo dialogo.
Il blog sarà accessibile on line sul sito https://5835.it/
ed alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/5835-Magazine-106956955185103.
Questo il primo editoriale:
L’avevamo promesso all’indomani del “flop” elettorale. Ed ecco, l’abbiamo mantenuto.
Quello che alcuni avevano salutato con esultanza come un “flop”, a noi era apparso, da subito, come un miracolo. Quel piccolo dato numerico che avrebbe dovuto sancire al tempo stesso la sconfitta della scommessa di Gloria Lisi, il suo “tradimento” e la sua presunzione, quel numero, CINQUEMILAOTTOCENTOTRENTACINQUE, nelle nostre fantasie ingigantiva assumendo il profilo di altrettante PERSONE con facce, corpi, professionalità, desideri, aspettative.
Cosa avesse messo insieme quel piccolo esercito, quella stramba armata brancaleone che aveva osato sottrarsi alla fascinazione del bravissimo Sindaco Gnassi e alle sue magie felliniane (conclusesi pochi giorni fa e celebrate con bella omelia dal suo delfino), ci aveva immediatamente fatto capire che esisteva, a Rimini, una sacca di resistenza, eterogenea quanto si vuole, di sinistra, di centro o di destra , con striature pentastellate sottratte alla deriva nazionale, che aveva in comune solo quel bisogno di “protagonismo culturale” di cui era stato letteralmente usurpato. Quel numero, “5835”, era dunque il numero di un bisogno di democrazia partecipata che implorava un luogo in cui potersi esprimere, pensare, organizzarsi. Ma soprattutto chiedeva di non essere nuovamente “disperso” nella Cajenna delle varie solitudini cui era stata condannata.
Oggi nasce questo luogo, galleggiante nel web , leggero come una canoa.
Di fronte a una TV che compulsivamente sembra diffondere il mantra del covid rubando la scena ad altre emergenze come il dramma dei migranti trattati come rifiuti da smaltire fra gli Stati; o di fronte allo sconcio di una politica nazionale che si fa rincorrere, microfono in mano, da un branco di giornalisti; e le alte e nobili figure istituzionali che ci governano sembrano dover essere “protette” ad ogni passo da piccoli eserciti di miliziani che alzano il bavero per parlare agli interfono come nei fumetti… Davvero ci voleva Zerocalcare per raccontare il retroterra psicologico di questo sfacelo culturale e politico del nostro Paese. Davvero rischiamo di farci cadere le braccia di fronte alla fatica immane di “ricominciare a pensare”.
Eppure, noi vogliamo semplicemente tener fede alla promessa fatta a quei 5835 elettori di non abbandonarli: non in una logica revanscista di tipo “elettorale” (che guardi cioè alle prossime elezioni , come forse qualcuno è tentato di pensare, sbagliando); ma come semplice pretesto per tornare a scuola di democrazia, dentro e fuori il Consiglio Comunale, a fianco dei due sparuti rappresentanti che quei 5835 elettori sono riusciti a eleggere. Per fare questo, da veri innamorati di Rimini, ci sentiamo come contadini impegnati sul campo che ci è stato dato da arare, votati al dialogo come a un voto perenne, aperti al contributo di tutti, indipendentemente dalla collocazione partitica, spalancati a tutti i “credo” escluso l’opportunismo, il cinismo e l’estremismo di stampo fascista, malattie infantili dell’uomo contemporaneo, ben più perniciose e potenzialmente mortali del Covid.
5835 è un luogo aperto al contributo di tutti, ma sottoposto al vaglio di una Redazione che ci mette nomi e facce solo a evitare che la Rivista si trasformi in un luogo indecoroso di insulti e di linciaggi gratuiti, o peggio ancora di superficialità e/o fake news. La nostra, ricordate, è una rivoluzione gentile!
Il “sogno” (parola abusata e forse da bandire) è dunque quello di gettarci alle spalle ogni pigrizia, ritrovando quell’ “impegno” che ben più del sogno serve a lanciarci in questa avventura che ci porterà persino nelle regioni inesplorate di quell’assenteismo politicamente patologico, subito rimosso dai “vincitori”, come “antidoto” al veleno del qualunquismo e della disaffezione, nuova frontiera dell’educazione , palestra sperimentale di dibattito culturale alla estrema periferia dell’impero.
La Redazione di “5835 Magazine”
Di prossima apparizione:
Le parole e i fatti (*Essere architetti, universitari, disabili, vecchi, poveri, immigrati, brutti(la dismorfofobia), eleganti (ovvero i brand riminesi), preti, morti ovvero: un cimitero di classe ( in senso marxiano), bagnini (offesa o blasone?), informatici, fotografi, spazzini (una città pulita) medici e infermieri, contadini (le problematiche del contado) a Rimini: eccetera, eccetera, eccetera: monitoraggio delle professioni e dei disagi nel riminese).
La Sanità non è un gioco da “pataca”di Tina Boccaforno
La pianificazione urbanistica a Rimini di Stefano Piccioli
Fellini non frequenta l’Università di Loris Grossi
Indagini su c-Rimini (veri o presunti)
Cronache marziane*Resoconti e aneddoti dalle sedute del Consiglio Comunale
Letture obbligatorie per i consiglieri comunali (…ma consigliate a tutti)
Intravisti e intervistati
Il tema dei temi-detto “fondo”
Redazione:
Gloria Lisi, Tina Boccaforno, Franco Facondini, Giancarlo Grossi, Loris Grossi, Mario Guaraldi, Claudio Maria Lerario, Dorin Mihai, Cristiano Paci, Stefano Piccioli, Enrico Zamprogno.
Sito/Blog: https://5835.it/
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