Le Segreterie Regionali dell’Emilia Romagna FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL AF, FAST hanno dichiarato lo Stato di Agitazione del personale: “Azione urgente ed indifferibile per individuare i necessari interventi, al fine di evitare la messa in discussione della produttività dello stabilimento OMCL di Rimini”.
“L’incontro dello scorso 25 Ottobre col responsabile della Linea Manutenzione Ciclica di DT – spiegano le organizzazioni sindacali – ha evidenziato forti criticità nel raggiungimento degli obiettivi posti dal PdA dell’anno in corso, soprattutto per quanto riguarda la produzione dei rotabili”.
“Contestualmente però ci viene comunicato che vi è stato (sempre in riferimento all’anno in corso) un incremento di attività necessario all’installazione del cd ‘Vigilante'”.
ferroviarie
“Un quadro al quale siamo costretti ad aggiungere tre evidenti motivi di criticità che ci preoccupano
seriamente rispetto al futuro dello stabilimento”.
E i sindacati elencano:
- nessun accenno ad investimenti infrastrutturali, resta anzi confermato l’inspiegabile
- inutilizzo del capannone “ex torneria”, che aiuterebbe ad ottimizzare gli spazi dello stabilimento e con piccoli investimenti si potrebbe realizzare una migliore organizzazione del lavoro con l’obiettivo di aumentarne la produttività;
- mancanza di personale tale da mettere in discussione la produttività dello stabilimento.
- la previsione di ulteriori esternalizzazioni, in palese violazione dell’accordo nazionale del 23
Aprile u.s.
“Sappiamo che neppure il Turn-Over di stabilimento è stato rispettato e questo fatto contribuisce necessariamente ad elevare il deficit produttivo citato dai responsabili aziendali. Una situazione non più sostenibile”.
“Rileviamo, infine, che pur ritenendo fondate le nostre preoccupazioni rispetto alle criticità denunciate, i responsabili aziendali non hanno espresso alcuna azione tangibile in termini di investimenti né tanto meno di assunzione di personale. Al contrario, vengono proposte azioni inconsistenti che non porterebbero alcun beneficio senza incremento di personale”.
“Per tutto quanto citato e rilevando il totale disinteresse dei responsabili aziendali a trovare soluzioni strutturali ai problemi esposti – concludono i sindacati – riteniamo necessaria, a tutela del lavoro e dei lavoratori dell’OMCL di Rimini, la dichiarazione dello Stato di Agitazione del personale richiedendo l’attivazione delle procedure di raffreddamento di cui alle leggi 146/90, 83/2000 e successive modifiche e integrazioni. Azione urgente ed indifferibile per individuare i necessari interventi, al fine di evitare la messa in discussione della produttività dello stabilimento OMCL di Rimini”.