4914 abitanti e una posizione periferica nell’area metropolitana di Bologna per Gaggio Montano, paese che domani ospiterà il Rimini per la gara numero 31 di questo lungo campionato di Eccellenza.
Il Faro, da cui la squadra prende il nome, sarebbe un “sasso” che sovrasta il paese chiamato anche “Sasso di Rocca” dai gaggesi, una sorta appunto di faro naturale da cui controllare o a cui fare riferimento.
Un paese che ha affrontato l’avventura dell’Eccellenza facendo leva sull’orgoglio e sul senso di appartenenza cittadino – fra l’altro scosso da gravi crisi nel principale settore produttivo locale, quello delle macchine per il caffè – puntando in larga parte su ragazzi del posto per limitare i costi cercando l’impresa.
Per il momento i 27 punti conquistati consentono ai bolognesi di evitare la retrocessione diretta, ma non li esenta dalla disputa dei play out.
Con 30 reti segnate l’attacco è in media con le altre squadre di bassa classifica; la differenza in negativo viene dai 48 gol subiti, una fragilità difensiva cui mister Cati non sembra aver trovato rimedio nonostante la fase ormai avanzata del campionato.
La gara di andata terminò con un secco 2 a 0 in favore dei biancorossi e i tifosi arrivati da Gaggio con tanto di striscione lasciarono un ottimo ricordo in tribuna centrale perchè molto vivi e assolutamente non animati dall’idea di essere vittime predestinate ancor prima di aver giocato.
Già. il Faro coi suoi 250 presenti di media può essere considerata una piazza calda, sia pur con le dovute proporzioni, poco incline ai toni blandi, ma anzi conosciuta in categoria per la verve polemica e il calore che dalle tribune del piccolo impianto si sente parecchio.
Solo 80 biglietti sono stati dati ai tifosi biancorossi e il presidente Pucci, chiamato a decidere in merito alla possibilità di giocare in campi più vicini a Rimini e magari più capienti, non si è fatto allettare nemmeno dalle prospettive di un incasso più ghiotto; non ha avuto dubbi e puntando tutto sul senso di appartenenza e sull’orgoglio cittadino la gara è stata confermata in quel di Gaggio Montano.
Domani occhio dunque all’ambiente caldo e a bomber Lenzi. Anche se, forse, il Rimini deve mantenere più tenere fisso lo sguardo all’obiettivo senza staccare la spina, rischiando di sbagliare una gara che sulla carta sembrerebbe più che scritta.
Quale obiettivo? Raggiungere i 100 punti, vincere dunque tutte le gare da qui alla fine del torneo, a si pensa nello spogliatoio biancorosso.
Un grande traguardo in un pur piccolo torneo, che comunque resterebbe nella storia dei colori biancorossi.
Non concordo con chi dice che il passaggio del Rimini in questa categoria sarà un qualcosa da dimenticare in fretta e di cui non fregiarsi.
Vincere un torneo, un trofeo o un campionato non è mai facile. Lo è ancor meno quando si ha il ruolo della superfavorita, che si trova dunque sempre con un solo risultato a disposizione.
Nella bacheca biancorossa farà dunque la sua figura anche un bel primato in un campionato di Eccellenza, come c’è un Natale da primi in classifica in serie B: non faremo come quei signori che, una volta arrivati, nascondono le loro origini. Noi chiamiamo in dialetto “bdocc arfat”, i pidocchi rifatti.
I tifosi riminesi andranno fieri del loro passato e delle loro vittorie, magari non tutti ma di certo quelli veri e più appassionati.
Appuntamento a domani al campo di Gaggio Montano se siete tra gli 80 col tagliando, altrimenti potete seguire la gara anche in diretta su Vga Telerimini canale 86 del digitale terrestre anche dalla mia voce.
Forza Rimini!
Emanuele Pironi