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Rimini, nuova asta per la “nuova questura”

Nuova asta per la “nuova questura”di via Ugo Bassi. La data è il 26 luglio . Base d’asta euro 7.125.000. Una riduzione di circa il 30% rispetto alla prima asta (andata deserta) fissata a 10 milioni di euro del 13 febbraio 2018.

Le offerte debbono arrivare entro le ore 13 del giorno precedente fissato per la vendita. Non sono accettate proposte al ribasso. Le offerte in aumento non potranno essere inferiori a 143 mila euro.
Le offerte debbono essere presentate presso il notaio Luigi Ortolani di Riccione.

Interessata all’acquisto l’Inail che potrebbe fare l’investimento per poi affittarla al ministero degli Interni e Finanze.

Oltre ai costi di acquisto occorre anche tenere conto dei lavori per il ripristino e la messa in funzione della struttura abbandonata da anni. La perizia indica una cifra importante per il ripristino: 8,8 milioni di euro. D’altra parte l’elenco dei danni è notevole ed unito alla dimensione degli immobili ( circa 23 mila mq) si arriva alla cifra della perizia.

La nuova asta è particolarmente attesa per sbloccare una situazione degradata da anni e mettere a disposizione della città e delle forze dell’ordine la “nuova” questura, terminata nel 2003 e mai utilizzata per un contenzioso sull’importo dell’affitto tra la proprietà che ha realizzato l’edificio (società DA.MA) ed il Ministero degli Interni. Nonostante vari tentativi non si giunse mai alla stipula del contratto di affitto.

La soluzione trovata con il Ministero degli Interni ed inserita nel “Patto per la Sicurezza” firmato dal Ministro Minniti, dal Prefetto, dal Questore e dai sindaci del territorio il 15 dicembre scorso a Rimini è quella che l’Inail possa acquisire la struttura e dopo averlo ristrutturato affittarlo al Ministero degli Interni per il trasferimento degli uffici della Questura, della polizia stradale e di una nuova struttura della Guardia di finanza.
Possibile che questa volta l’asta non vada deserta. Infatti si parla di un importo di affitto suddiviso tra i ministeri Interni e Finanze remunerativo rispetto ad un investimento tra acquisto e ripristino di circa 18 milioni di euro.

Nel frattempo la curatela fallimentare della società DA.MA ( che ha costruito il manufatto della questura) ha fatto ricorso al Tar. E’ stata, infatti  impugnata l’ordinanza con cui si imponevano i lavori per la messa in sicurezza e il decoro dell’area: dalla rimozione dei rifiuti al taglio dell’erba, fino alla chiusura degli accessi per evitare ospiti indesiderati.

Per la documentazione della nuova procedura di asta clicca qui 

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