Il consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Marcello, ha presentato una interpellanza sulla situazione della nuova scuola di Gaiofana:
“Il Quartiere, Gaiofana, considerando il solo agglomerato di abitazioni ed attività che si snodano dalla rotonda tra via San Lorenzo in Correggiano e via Montescudo, la via Frued e le sue diramazioni (via Gemelli, via A. Manzi, Via Montessori, Via Tondelli), la via Santa Maria In Cerreto con le sue diramazioni (Musatti, Lambruschini, Milani e Don Carlo Gnocchi) e la via Masere, tralasciando le zone viciniori, comunque meritevoli di servizi e di attenzione, ha registrato nell’ultimo decennio una triplicazione della popolazione residente, configurandosi come un piccolo paese, quasi meritevole di un proprio Municipio.
Nel marzo del 2013 , dopo un decennio di richieste, incontri e petizioni rivolte sia varie amministrazioni di sinistra che ai responsabili didattici di riferimento, la Giunta per voce dell’assessore Lisi annunciava la realizzazione della tanto attesa Scuola Elementare. Il progetto traeva le sue basi delle scuole realizzate in fase post-sismica nei comuni di Molinella e Camposanto con tipologie costruttive non tradizionali, con buone caratteristiche antisismiche e con rispetto dei requisiti di isolamento termico, acustico e di risparmio energetico.
Riportando il comunicato stampa si narrava ancora “…un intervento che porterà alla realizzazione di un plesso costituito da 5 aule per 25 alunni ognuna, 2 laboratori (dimensionati per contenere ulteriori 2 ipotetiche aule per 25 alunni) blocco dei servizi igienici con adeguato antibagno, sala insegnanti, locale per bidelli, …è stato progettato prevedendo già la possibilità di un ampliamento con un secondo stralcio funzionale”.
Il manufatto veniva quindi realizzato in tempi rapidi tra la via Don Lorenzo Milani, Don Carlo Gnocchi e la via Santa Maria in Cerreto.
Peccato che all’enfasi di questo primo stralcio è seguito il nulla. Come al solito i lavori al servizio dei cittadini nelle zone periferiche arrivano tardi, vengono fatti in emergenza e nascono già carenti.
Tale plesso scolastico infatti, come mi facevano notare un gruppo di cittadini in epoca pre-Morrolliana , già nel gennaio del 2016, risultava insufficiente, inadeguato e privo dei normali standard per una corretta educazione motoria ed alimentare di cui tanto, a ragione, si parla negli ambienti dediti alla definizione delle linee guida della pubblica istruzione. Mi consegnavano infatti già allora una prima raccolta simbolica di 300 firme depositata presso gli uffici competenti e pronto a riproporli oggi, considerando l’acuirsi della problematica.
In parole povere non ci sono gli ambienti adeguati per ospitare eventuali classi in più, cosa che già dal prossimo anno scolastico si prospetta, anche magari con la formazione di una seconda sezione per la prima elementare.
Non c’è la mensa ed i bambini, come in tempi passati, pranzano con il panino portato da casa sugli stessi banchi dove studiano.
Non c’è una palestra e per fare ginnastica devono prendere un pulmino per spostarsi al Villaggio Primo Maggio e dopo 5 anni non c’è nemmeno uno spazio esterno attrezzato per giochi all’aperto almeno nel periodo non invernale. Anzi spesso si trova anche erba abbastanza alta nelle vicinanze della scuola, tanto che alcuni genitori mi hanno interpellato a volte per chiedere un intervento degli addetti di Anthea.
Il diritto allo studio con il rispetto delle linee guida nazionali in termini di sana educazione fisica ed alimentare deve essere garantito alle giovani generazioni in via prioritaria e primaria prima di ogni servizio che le amministrazioni sono tenute a fornire ai propri cittadini vessati da tante tasse locali e nazionali.
Come si fa a parlare ai bambini delle elementari di Gaiofana di “piramide alimentare”, di dieta ricca di fibre o di atteggiamento posturale?
Tra altro nei progetti dei primi anni 2000, mi faceva notare un ex consigliere del Quartiere 6, al posto della scuola odierna era prevista la palestra ed una scuola di dimensioni più consone e capiente, rispondente alle esigenze del “Paesello” Gaiofana doveva essere realizzata nello spazio comunale ancora oggi vuoto.
Dall’anagrafica comunale e considerando le numerosi giovani coppie che risiedono da meno di 10 anni nella località in oggetto, si evince la necessità e l’urgenza di “completare” in fretta la scuola elementare di Gaiofana, anche con le stesse tecnologie usate nel 2013, senza aspettare che i genitori esausti vadano altrove e peggio ancora fuori Comune.
Nell’interpellanza chiedo una rapida ricognizione delle problematiche legate alle possibili classi con più di 25 alunni dall’anno 2018-2019e negli anni futuri ed una soluzione al problema e il completamento del plesso scolastico Gaiofana con raddoppio delle aule esistenti, creazione di un locale refettorio e palestra”.
Nicola Marcello, consigliere di Forza Italia