Sono 13 e tutte appartenenti guidatori tra i 40 e i 50 anni le patenti ritirate nella notte di venerdì 31 gennaio dalla Polizia locale di Rimini nel corso di un servizio speciale a contrasto della guida in stato d’ebbrezza.
Dalle 23 di venerdì alle prime ore della mattina di sabato sono stati oltre 200 i veicoli e relativi guidatori controllati in centro storico sulla circonvallazione, a Marina centro all’altezza di piazzale Marvelli, e a Miramare su via Cavalieri di Vittorio Veneto, impegnando uomini del reparto mobile, del reparto infortunistica e anche dell’unità cinofila del corpo.
Delle 13 patenti ritirate per aver superato lo 0,80 g/l, in massima parte donne, sette appartengono a guidatori che hanno registrato un tasso alcolemico tra l’1,10 e l’1,59. A quest’ultima – una cinquantenne riminese – è stata disposta la confisca del mezzo che scatta quando è riscontrata un’alcolemia nel sangue maggiore di 1,5 grammi per litro. Se ciò accade, sono previsti l’arresto da sei mesi a un anno, un’ammenda che va dai 1.500 ai 6.000 euro, la sospensione della patente da uno a due anni e – in caso di un incidente o di recidiva nel corso del biennio successivo da parte dell’automobilista – la revoca della patente.
Cinque patenti sono state ritirate, invece, perché il tasso alcolemico registrato al guidatore variava tra i 67 e i 79 grammi per litro, per cui è prevista oltre alla sospensione della patente di guida da tre a sei mesi, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 531 a euro 2.125.
Accanto alla guida in stato d’ebbrezza, altrettanto pericoloso per l’incolumità pubblica il mancato rispetto delle prescrizioni semaforiche. Aldilà dei numeri preoccupanti – sono state 8693 nel 2019 le violazioni rilevate dai sistemi di controllo posti sui 13 impianti semaforici cittadini – agghiaccianti sono le dinamiche come quelle che puntualmente le registrazioni video rimandono agli operatori della Polizia locale che, una per una, rivedono le scene prima di far partire i verbali.
Viale Regina Margherita – Catania, una prima auto proveniente da monte prosegue la sua corsa nonostante la luce rossa e già un pedone, a cui il semaforo dava luce verde, fosse intento all’attraversamento, per essere subito seguita a poca distanza da una seconda autovettura che non esitava ad attraversare anch’essa col rosso pieno a discapito delle altre vetture che si accingevano ad attraversare l’incrocio col verde. Comportamenti gravissimi in grado di mettere in pericolo persone innocenti e che ora saranno puniti grazie all’installazione dei nuovi impianti di sorveglianza, divenuti 13 dal 9 gennaio, così come la legge prevede con una sanzione di 167 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente.
Comportamenti gravissimi ma che continuano a essere diffusi se nella prima settimana di attività i quattro nuovi impianti di rilevamento automatizzato hanno registrato 116 infrazioni al Codice della Strada per passaggio con il rosso, di cui 77 proprio al semaforo posto tra via Regina Margherita e via Catania.