Le emozioni dello scorso 28 ottobre è difficile si ripetano tra le mura del rinnovato Teatro Galli di Rimini. Quel giorno, che per ovvi motivi di vicinanza temporale in molti ancora ricordano, veniva restituita alla città un’istituzione necessaria, degna di una città che vuole candidarsi a suo modo a centro culturale oltre che balneare.
Ma ciò che è andato in scena questa sera al Teatro Galli e un Piazza Cavour, davanti al maxischermo allestito con tanto di sedute e platea si avvicina ciò o che in molti ricordano di quella sera di inizio autunno.
O almeno, l’emozione questa volta ha coinvolto la più alta carica dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Che ha confidato a chi gli stava vicino: “Una grande emozione essere stasera in questo meraviglioso teatro restaurato e riaperto ad ascoltare un maestro come Riccardo Muti”.
L’attesa, i silenzi, gli applausi. Era la sera di Riccardo Muti, dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Presidente Sergio Mattarella, entrato in punta di piedi – come era stato annunciato – senza discorsi di sorta al pubblico ma applauditissimo a più riprese. Ma è stata anche un’occasione per assistere a un tributo di alto profilo alla musica sinfonica, con una selezione di brani in 4 atti, tratta dall’opera mozartiana Le Nozze di Figaro magistralmente eseguita dall’orchestra diretta dal celebre maestro. Una serata quindi da incorniciare – quella cha ha inaugurato la settantesima edizione della Sagra Musicale Malatestiana – al di là della presenza in platea della più alta carica dello Stato, arrivata in città per visitare il teatro dopo la visita già annunciata per lo scorso 10 dicembre e poi annullata in segno di rispetto nei confronti delle vittime di Corinaldo. Presenti in platea, consiglieri, assessori ma anche diverse personalità, come il medico Roberto Burioni, lo scrittore Marco Missiroli, il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli. A dare il benvenuto al Presidente all’ingresso del Teatro, sono stati il Prefetto Alessandra Camporota, il Questore Francesco De Cicco, il sindaco Andrea Gnassi, e il Presidente della Provincia Riziero Santi.
Mattarella ha preso posto tra il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Prima dell’inizio del concerto, aperto con le note dell’Inno di Mameli eseguite dall’orchestra diretta da Muti sono intervenuti sia il primo cittadino riminese che il governatore della Regione.
“Signor Presidente, la città di Rimini è piena di gioia per averla in questo teatro che è un tempio ‘all’italiana’ della musica, uno spazio aperto di civiltà, una fabbrica di cultura, una camera della memoria collettiva“. Queste le parole con cui ha esordito il sindaco di Rimini Gnassi. Parole che sottolineano come la visita del Capo dello Stato sia in realtà inserita in un ciclo inaugurale di serate che a distanza di un anno ancora celebrano la riapertura del Teatro che aprì al pubblico nel lontano 1857, prima di finire parzialmente in macerie durante la Seconda Guerra Mondiale. Un spaccato storico ripercorso nel suo discorso dal sindaco del capoluogo romagnolo. “Finalmente non siamo più banali discendenti – ha poi continuato Gnassi – ma eredi a pieno titolo del nostro passato. Abbiamo scelto di dare forma al nostro presente e al nostro futuro investendo ancora sul mare. Come nell’800. Col più grande progetto sul sistema idrico fognario e di risanamento ambientale e di riqualificazione urbana della marina che il Paese conosce”.
Il governatore Bonaccini ha invece ricordato gli investimenti fatti dalla Regione in Cultura ricordando gli appuntamenti futuri: l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri a Ravenna nel 2021, il centenario della nascita di Federico Fellini a Rimini nel 2020, gli appuntamenti inseriti in calendario a Parma, capitale italiana della Cultura, sempre l’anno prossimo. “In un periodo dettato dall’oscurantismo, lei è una delle figure cui guardiamo con più ammirazione“, ha chiosato Bonaccini.
Durante l’intervallo il Presidente Mattarella è stato accompagnato in visita al Museo Multimediale ospitato all’interno del Teatro.