Venerdì prossimo, dalle 16.15 alle 18.30, presso il Museo della Città, conferenza su “Paesaggi sensibili nella costa riminese. Dalla tutela delle colonie alla saturazione delle aree verdi”, nell’ambito della Campagna nazionale “Paesaggi Sensibili” di Italia Nostra.
La campagna nazionale di Italia Nostra “Paesaggi Sensibili” è dedicata quest’anno ai Paesaggi pianificati e partecipati, come tema prioritario per l’associazione in un momento di grande allarme per la tutela a livello nazionale e locale.
I paesaggi di costa sono “Paesaggi sensibili”. Italia Nostra, intende sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni sull’importanza della tutela del paesaggio, sia del patrimonio architettonico storico, sia soprattutto dei varchi a mare e delle aree verdi residue, rispetto agli interventi che rendono più fragile il nostro territorio anche sotto il profilo geologico.
La pianificazione territoriale non appare tener conto delle risorse specifiche e di un sistema ecologico e dinamico che sta modificando i fenomeni naturali e sociali.
Abbiamo un’enorme responsabilità nei confronti delle generazioni future, pertanto occorre ripensare nuovi paradigmi, coinvolgendo cittadini e comunità locali sulle scelte da operare.
https://www.italianostra.org/le-nostre-campagne/paesaggi-sensibili/
Programma:
Sonia Fabbrocino: Presidente Italia Nostra sez. Rimini.
- Saluto e presentazione della campagna “Paesaggi sensibili”.
- Sos Consumo del Suolo: Al Consumo di Suolo Italia Nostra ha dedicato un numero specifico sul Bollettino, documentando attività anche legislative, volte a limitarlo, o addirittura fermarlo. Sul territorio la sezione di Rimini, lancia un allarme per tutelare i rari segmenti di suolo costiero rimasto verde e libero da costruzioni, come bene comune primario, come valore ecologico e risorsa non rinnovabile, come valore sociale e culturale da cui ripartire per un progetto realistico ed utile richiesto dai tempi.
Marina Foschi: Architetto e Vice presidente regionale Italia Nostra Emilia Romagna.
- Il paesaggio delle Colonie fra Rimini e Riccione.
- La fragilità dell’area del Marano, minacciata dal degrado delle colonie tutelate.
- Le tutele e le proposte non ascoltate del Piano Paesistico del 1993.
Il paesaggio costiero fra Rimini e Riccione ha mantenuto poche aree libere dal cemento alcune delle quali conservano i caratteri delle dune e della vegetazione spontanea attorno alle colonie marine vincolate dal Piano Territoriale Paesistico Regionale del 1993. Nei 25 anni trascorsi, anziche’ puntare sul restauro ambientale secondo proposte di riutilizzo sociale e culturale suggerite allora, si sono assecondate richieste speculative dimostratesi nel tempo sbagliate abbandonando i luoghi al degrado. Ora una colata di cemento agevolata dalla nuova legge urbanistica regionale rischia di spazzare via quello che potrebbe ancora offrire una proposta alternativa per le città e il turismo.
Paola Bonora: Docente di Geografia e già presidente del corso di laurea in Scienze Geografiche dell’Università di Bologna.
– Ripartire dal territorio.
– La necessità di ritrovare il senso della pianificazione territoriale.
– I rischi, ecosistemici ed economici, della speculazione immobiliare.
– Modelli di sviluppo e valori sociali.
Dietro la retorica della limitazione del consumo di suolo e all’ombra della “rigenerazione”, formula ambigua, bifronte, taumaturgica del nuovo ciclo edilizio liberalizzato, si nasconde l’avvio di operazioni immobiliari in aree di grande pregio urbanistico e ambientale che la pianificazione precedente aveva bloccato. Uno sfruttamento speculativo degli spazi che gioca sulle vecchie previsioni, sovradimensionate, formulate negli anni dell’euforia costruttivista che ha portato all’esplosione della bolla e alla grande crisi. Un percorso che va smascherato e combattuto.
Riccardo Santolini: Ecologo, Docente di Ecologia Università Urbino.
- Valori ambientali e resilienza della costa.
La sensibilità del paesaggio può essere declinata in vari modi: da un punto di vista estetico e strutturale in cui “scempi e degrado, speculazioni senza futuro” possono alterare ed hanno alterato lunghi tratti di costa italiana, ma anche da un punto di vista ecologico in cui “affari privati contro il bene comune” hanno trasformano i delicati equilibri costieri creando situazioni che drenano energie per proteggere spesso situazioni insostenibili di fronte a uno scenario di cambiamento climatico. Questi fatti impongono alcune considerazioni riguardo il consumo del capitale naturale e ai danni del nostro paesaggio che si trasforma in un danno spesso irreversibile, alla qualità della vita, tutta.
Silvia Capelli: Architetto, Associazione Palloncino Rosso.
- Innovazione sociale e rigenerazione urbana. L’esperienza di riuso temporaneo Riutilizzasi 2018 colonia Bolognese.
Innescare processi di rigenerazione urbana partendo dal basso, dalla consapevolezza e dalla partecipazione attiva dei cittadini traendo spunto anche da esperienze di altre città. In quest’ottica riusare le colonie abbandonate e gli scenari che le ospitano come luoghi di aggregazione di cittadini, di tutte le generazioni, per tornare a rivivere la quotidianità di un luogo dimenticato. Un’ opportunità preziosa per recuperare il senso di comunità, garantendo continuità a progetti di riutilizzo di beni dismessi, riconvertiti a spazi di aggregazione civica.
Sonia Fabbrocino: Ref. Edu-Scuola IN Rimini.
- Ecomuseo Urbano come Educazione al Patrimonio.
Progetto di Alternanza Scuola Lavoro, per la costruzione di un Ecomuseo dal Parco urbano di Rimini (da F.lli Cervi al Lago Mariott). Un progetto triennale promosso e coordinato da Italia Nostra Sezione di Rimini, e le Scuole di Rimini, attraverso la partecipazione attiva dei docenti e dei loro studenti. Lo scopo è quello di sperimentare un approccio partecipato, come strumento di conoscenza, fruizione e valorizzazione del Patrimonio materiale e immateriale. L’Ecomuseo non è un semplice progetto didattico, ma ha l’ambizione di divenire un vero e proprio prodotto museale, socio-culturale e turistico, come percorso partecipato, di sviluppo etico e sostenibile del territorio. Il sito web creato gli studenti, è in costruzione e raccoglie fonti d’archivio, immagini, racconti storico-artistici, naturali e sociali, vissuti “sensibili”attraverso un tracciato nel parco urbano cittadino.
Al termine dell’incontro, ore 18.30, presso la Sala delle teche del Museo della città di Rimini, si potrà visitare la mostra “Oltre gli sguardi. Istantanee etnografiche dai depositi del Museo degli Sguardi di Rimini”, promossa e curata da Italia Nostra Rimini, assieme all’Assessorato alle Arti e ai Musei comunali. La mostra a tutela e valorizzazione dei depositi museali, è stata inaugurata il 13 ottobre, ad anteprima del Festival del Mondo Antico e resterà aperta fino al 25 novembre.
L’ingresso è gratuito.
Info:
340 3579828