Prosegue, al Museo della Città, la rassegna Frontespizio, piccola rassegna di libri nuovi. Giovedì prossimo, alle 17.30, sarà la volta della poetessa Isabella Leardini che dialogherà con Giulia Bravi.
“Cuore quarantena è una raccolta di poesie nata dall’incontro con le storie contenute nell’Archivio Storico del Banco di Napoli e messe a disposizione dalla Fondazione in occasione del Premio “Il banco dei poeti”. È il mio incontro con le persone, i fatti, i luoghi che abitano quelle pagine antiche – inesauribili scrigni di nomi e di giorni. Questo libro è la mia voce prestata a storie che non possono morire, a uomini che continuano a chiedere di essere ascoltati. Mi hanno chiesto la parola e io gliel’ho data. Sono loro questi versi. “Cuore quarantena” è Maria D’Avalos, Carlo Gesualdo “Principe di Venosa”, Fabrizio Carafa: tragici protagonisti dell’omicidio avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1590, vittime di un “amore sempre imperfetto” – un amore che sbaglia le diagnosi, che si sporca, che uccide.
Qui c’è anche il respiro di luce che anticipa i giorni di festa – i fuochi artificiali, i catafalchi di legno, gli archi di trionfo ricoperti di fiori, le processioni, gli infiniti dipinti commissionati … C’è Mustafa, “schiavo turco” venduto a Napoli, che non può non raccontare della tempesta, del suo “essere un uomo/senza essere creduto”.
È anche la storia tremenda della peste che colpì la città di Napoli nell’anno 1656, dell’amore impotente che chiede una salvezza impossibile quando la fine dei tempi sta arrivando. Nelle pagine del libro vivono i pazienti dell’Ospedale degli Incurabili, ricoverati per pazzia: Ursola che amava le rose e ne cercava le spine; “una donna” che in realtà è una “bambina mai cresciuta”. Vive il “maestro dei matti”, il medico dell’Ospedale che non può guarire ma solo calmare i deliri e inseguire gli urli nei corridoi. C’è “lo Tridici”, il cimitero storico di Napoli – il cimitero delle 366 fosse. Sono loro le storie contenute in “Cuore quarantena”. È loro questo libro”.
Giulia Bravi
Giulia Bravi è nata a Rimini nel 1996. È diplomata al Liceo classico e studia Lettere, curriculum Culture Letterarie Europee, all’Università di Bologna. È stata vincitrice dei premi: Edgardo Cantone (2014, 2015, 2016), Agostino Venanzio Reali (2014, 2015), Il Banco dei Poeti (2016). Frequenta il Centro di Poesia dell’Università di Bologna e collabora con la rivista letteraria clanDestino, diretta da Davide Rondoni e Gianfranco Lauretano. Suoi testi compaiono su riviste, blog di poesia e nella trasmissione televisiva “In che verso va il mondo”, a cura di Davide Rondoni.
Cuore quarantena è la sua opera prima.
“La vita si ammala, si corrompe, e la vita lotta per restare se stessa, il cuore è la sua continua “quarantena” – luogo dove il sangue viene pompato a riaffluire, e il sangue pazzo dell’amore, e il sangue lucente della carità. Il luogo dove la vita si riconosce nella sua vera natura, che non è di malattia ma di dono. […] La Bravi mostra una seria ricerca di stile proprio e offre il suo cuore a quarantena di tutto il dolore e della lotta delle creature che le hanno parlato dalla ombra dei tempi. E che ora parlano a noi”.
Davide Rondoni