Era stato travolto in bici l’11 settembre del 2016 da un’auto che lo ha lasciato a terra ferito, in via San Salvador a Torre Pedrera, ed era fuggita senza prestare soccorso. Il conducente si costituì in Questura dopo due giorni un 23enne albanese. Mario Mastrorillo, 27 anni era deceduto il 31 agosto 2017 dopo essere stato in coma per un anno.
Nonostante i tentativi di trovare un accordo con l’assicurazione alla fine si è arrivati al processo contro l’albanese che dovrà rispondere di omicidio stradale.
Nei giorni scorsi il GUP del Tribunale di Rimini ha ammesso le parti civili al processo che si aprirà a breve,
Tra le parti civile figura anche il fidanzato di Mario Mastrilli. La difesa dell’albanese si era opposta alla costituzione di parte civile del fidanzato. La scelta del giudice è avvenuta sulla base di una ricostruzione della vita di coppia tra Mario Mastrillo e il suo compagno. Purtroppo non avevano fatto in tempo a sposarsi con la legge Cirinnà, approvata solo pochi mesi prima del tragico incidente.
Il fidanzato ed i famigliari di Mario hanno dimostrato che si trattava di un rapporto consolidato. Vivevano nello stesso appartamento, avevano un cagnolino che crescevano insieme, pagavano insieme le bollette delle utenze. Vi è stata anche la testimonianza di un’agente immobiliare che ha confermato che la scelta dell’appartamento è avvenuta insieme alla coppia. Importanti anche le testimonianze degli amici, lettere di amore che si scambiavano, le foto delle vacanze, i profili FB.
A fronte di queste evidenti prove il Gup Manuel Bianchi ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile del fidanzato (un giovane agente di commercio). Assieme al fidanzato si sono costituiti parte civile anche i genitori e i fratelli di Mario. Complessivamente la richiesta di risarcimento è oltre al milione di euro. L’assicurazione aveva versato, mentre Mastrorillo era in coma, una somma a titolo di provvisionale. Importo che l’assicurazione non ha voluto mai aggiornare dopo la morte. Tuttavia di quella somma neanche un euro era andato al fidanzato, non avendo, formalmente nessun legame con la vittima. Ora la decisione del Giudice con il processo che deciderà nel merito del risarcimento anche al fidanzato.