Venerdì 15 giugno del 2018 in un bar gelateria in viale Regina Elena, ad angolo con viale Scilla, una cittadina rumena di 62 anni, da anni residente a Rimini cadendo rovinosamente dalle scale ha perso la vita.
All’origine del dramma un piccolo errore della signora: la donna, infatti, si era diretta verso quella che pensava essere la porta del bagno, e, mosso il primo passo per entrare nella stanza, si è imbattuta inaspettatamente in una rampa di scale, ruzzolando giù a terra.
Il battente infatti non era quello della toilette come credeva, ma quello per accedere al seminterrato, situato proprio a fianco della porta del bagno. Si è quindi imbattuta improvvisamente in una scalinata, perdendo il controllo e scivolando giù dai gradini. A causa dei forti colpi subiti, la donna ha riportato gravi traumi.
Ora il compito di stabilire se vi sono state delle responsabilità da parte di chi gestiva la gelateria spetta al giudice del tribunale di Rimini. Infatti le due titolari della gelateria (è chiusa da allora), difese dall’avvocato Giovanna Ollà dovranno rispondere di omicidio colposo. Il convivente della vittima difeso dall’avvocato Cristiano Basile si è costituito parte civile ed ha chiesto un risarcimento di 400mila euro all’assicurazione delle titolari la gelateria. Secondo la Procura nel locale vi sarebbero state alcune mancanze in materia di sicurezza. Per la difesa come, riporta il Resto del Carlino, darebbe stata una tragica fatalità essendo entrambe le porte, quella del magazzeno e quella dei bagni ben segnalate.