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Rimini, Morrone (LN): “Arlotti sulla provincia unica arriva in ritardo”

Nel leggere certe esternazioni di qualche ‘navigato’ esponente del Partito Democratico sui presunti, quanto evasivi, benefici che si otterrebbero dalle fusioni di più Comuni o – addirittura – Province, rafforzo la mia convinzione circa la rapace volontà di questi personaggi di conservare, con feroce gelosia, il potere e le poltrone che custodiscono da circa 70 anni”. Questo il commento di Jacopo Morrone, Segretario Nazionale della Lega Nord Romagna alle dichiarazioni rese dal deputato del Pd Tiziano Arlotti sulla “strategicità della Provincia unica di Romagna. Forse l’On. Arlotti teme per sé stesso e il suo partito” – continua Morrone – “reduce dall’ennesima batosta elettorale e in affanno nelle Amministrazioni del territorio. Forse la paura di perdere terreno, poltrone e incarichi si va diffondendo a macchia d’olio anche nell’entourage della sinistra riminese, che conta sempre più defezioni. Forse, nella speranza di metterci una toppa, il Pd azzarda la manovra di sorpasso e sventola a tutto spiano l’imperdibile opportunità del mega provincione romagnolo”.

La Lega Nord risponde – con una dichiarazione dell’On. Morrone – alle dichiarazioni di Tiziano Arlotti sulla provincia unica:

Peccato che sul tema Province e riordino istituzionale il Partito Democratico si sia dimostrato, in questi anni, quantomeno confuso. Prima le vogliono abolire, le svuotano di risorse e personale ma ne mantengono le competenze, poi – avendo toppato clamorosamente – fanno un passo indietro, battono cassa e ne sollecitano il ripristino e l’esercizio delle funzioni. Prima vogliono la riforma costituzionale e il depotenziamento delle Regioni, stracciarne le competenze e allocare il bagaglio di esperienza e potestà legislativa in capo al Governo centrale e poi – sfiduciati dal loro stesso elettorato – ci ripensano, reclamano maggiore autonomia, invocano l’art.116 del titolo V e abbracciano la battaglia federalista”.

Insomma – conclude Morrone – un’altalena di esternazioni che ci lascia basiti ma che testimonia, in tutta la sua drammaticità, lo stato confusionale in cui versa questa maggioranza. Consiglio quindi ad Arlotti di darsi pace e pensare ad altro; l’unica soluzione perseguibile e ottimale per i nostri territori è la Regione Romagna e rispetto a questo obiettivo il nostro Movimento non ha mai cambiato direttiva. Suggerisco al Pd di fare altrettanto”.

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