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Rimini, Mirco Pari, Confesercenti: “Con Confcommercio si trovi una strada comune”

La Confesercenti – dichiara Mirco Pari – non è per i balli in spiaggia. Senza licenza non si può fare, non abbiamo mai sostenuto il contrario. Il nostro pensiero è stato stravolto mettendoci in bocca parole mai pronunciate. Noi ribadiamo che siamo per la legalità in spiaggia come nel resto del territorio e dove non c’è occorre intervenire. 

Se per Indino invece è più un problema di modello che vorrebbe una spiaggia attiva solo di giorno e che chiude al tramonto per poi fare trasferire la gente in discoteca, noi piuttosto abbiamo un’altra visione. Tralasciando il discorso che questo passaggio spiaggia-discoteca non è automatico che avvenga, oggi il turista vuole più servizi, aperitivi e musica per vivere la spiaggia. La nostra idea – prosegue la nota di Mirco Pari – è di un divertimento che va dalla spiaggia alla discoteca, Rimini e la Riviera si sono sempre contraddistinti per rispondere alle mode e ai nuovi costumi, spesso anticipando le aspettative dei turisti. E i chiringuiti fanno parte di questo modello turistico che vede la spiaggia come un’aggiunta di offerta, che sta dentro le regole. Quando sosteniamo che sono turisti a chiederlo, intendiamo questo. Non abbiamo mai auspicato il ballo irregolare in spiaggia, noi siamo per rispetto delle regole non certo per l’abusivismo. Se poi una piccola percentuale di operatori si comporta in maniera sbagliata, questi devono essere puntualmente sanzionati. 

Auspichiamo che con Confcommercio – conclude la nota di Mirco Pari – si trovi una strada comune per avviare una battaglia di legalità su tutto il territorio”.

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