Sabato sera, vigilia di Pasqua un uomo di 42 anni, Massimo Cau, di origini sarde ma residente a Rimini da anni, con precedenti penali, ha seminato paura nella zona dei bagni 75-76 di Rimini. Sull’onda delle preoccupazioni di attentati si era temuto che in giro per la riviera vi fosse un attentatore solitario che minacciava i passanti con una pistola. Il 42enne si avvicinava ai frequentatori della spiaggia ed improvvisamente tirava fuori una pistola e la puntava al corpo per poi rimetterla nella fondina dietro la cinta. Immediata la denuncia al 113 e l’allarme anche denunciato sui social.
E’ andata avanti per più di due ore questa sceneggiata mentre iniziava una versa e propria caccia all’uomo coinvolgendo anche corpi speciali delle forze dell’ordine.
Alla fine l’uomo è stata identificato, arrestato con una resistenza da parte del 42enne e relativo sequestro della pistola. In realtà si trattava di una Berretta giocattolo, che aveva acquistato da un commercciante bengalese spiaggia. Pistola che Cau aveva reso “autentica”, togliendo il tappo rosso che contraddistingue un’arma giocattolo da una vera. L’uomo si è giustificatodicendo che la “sua intenzione era quella di armarla per sparare ai barattoli in spiaggia e non di spaventare i passanti.”
L’uomo è comparso davanti al giudice il Lunedì di Pasqua per il processo per direttissima. Il giudice ha disposto, su richiesta della difesa (termini per la difesa) la rimessa in libertà dell’imputato con obbligo di firma. Il processo si svolgerà nel mese di luglio. Massimo Cau dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e procurato allarme.