Valerio Lessi offre un profilo biografico di uno dei protagonisti della vita del Novecento italiano, documentando la profondità e la forza della fede che lo animava in ogni sua scelta.
Il volume sarà presentato giovedì prossimo, alle ore 16. L’autore sarà intervistato da Ivo Paiusco, presidente dell’associazione culturale Alcide De Gasperi.
Il libro arriva nelle librerie proprio nei giorni in cui Giorgio La Pira diventa venerabile. Il 5 luglio, infatti, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei decreti della Congregazione delle Cause dei santi, tra cui quello sulle virtù eroiche di La Pira. Primo passo per il processo di beatificazione.
“Nulla può essere capito di Giorgio La Pira se non è collocato sul piano della fede”. Questa la frase pronunciata da monsignor Giovanni Benelli durante l’omelia dei funerali dell’uomo che è stato docente universitario in mezzo ai giovani, uno dei padri della Costituzione italiana, deputato e sottosegretario, sindaco di Firenze attento alle attese della povera gente, instancabile fautore di un dialogo di pace fra Est e Ovest, fra Nord e Sud del mondo negli anni ancora dominati dai muri e dai blocchi.
Se La Pira (Pozzallo 1904 – Firenze 1977) è stato un protagonista della vita del Novecento, ciò è dovuto alla profondità e alla forza della fede che lo animava. Ha affrontato tutte le circostanze e gli impegni della vita con speranza incrollabile e con fiducia verso il futuro. Ha interpretato i movimenti e i fatti della storia come segno della presenza di Dio che tutto conduce verso il destino buono della Gerusalemme celeste. Sorprendente uomo di azione, sfuggente a tutti gli schemi precostituiti, è stato contemporaneamente uomo di contemplazione, convinto che è la preghiera la forza capace di trasformare il mondo, come testimoniano le sue Lettere alle claustrali.
Questo suo profilo biografico intende documentare come, nei diversi passi e ambiti della vita, la fede ne abbia determinato le scelte. Scrive l’autore: “Per incontrare l’uomo La Pira e la sua fede, per mettere in evidenza la sua personalità e il contributo che egli ha dato alla storia umana come docente universitario, uomo politico, amministratore pubblico, profeta di pace fra uomini e popoli, sono stati esaminati gli episodi più significativi della sua vita e i documenti ad essi connessi. Ci si potrebbe chiedere cosa avrebbe detto e fatto La Pira nel contesto storico attuale, così diverso da quello in cui lui è vissuto eppure pregno di sfide epocali pari a quelle da lui affrontate. Impossibile dare una risposta, ma si può camminare lungo la strada da lui tracciata. Possiamo cominciare a guardare al nostro presente come al segno che oggi Dio ci manda per capire verso quali direzioni egli stia guidando la storia umana; possiamo credere che la preghiera è la forza storica più potente al mondo; possiamo imparare che la fede è un grande fattore di cambiamento nella vita personale e nella storia dell’umanità”.