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Rimini, Marzio Pecci sul Parco Eolico: “PD diviso. Gnassi fa proprie le posizioni della Lega”

Il Parco eolico non può essere lasciato in mano alle lobby degli speculatori – dichiara Marzio Pecci, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale a Rimini – che vedono nei finanziamenti green dell’Europa un modo per fare business.

Dobbiamo ricordare che del Parco eolico su mare della riviera romagnola se ne parlava già alcuni anni fa, ma allora, mi sembra di ricordare, che ci fu la bocciatura della provincia. Ora il Presidente Santi si dichiara favorevole al Parco – prosegue la nota dell’esponente leghista – ma il suo partito, per bocca dell’autorevole sindaco di Rimini, che fa proprie le posizioni della Lega, dice pubblicamente che il progetto E’ un ecomostro dall’impatto abnorme sulle spiagge della Dolce Vita

A sostenere il NO della Lega e del Sindaco Gnassi sono intervenuti il Sindaco di Misano Piccioni, il Sindaco di Coriano Spinelli, da sempre sensibile alle politiche ambientali ed il Sindaco di Bellaria Giorgetti anche lui attento alle politiche dell’energia pulita che rispetta l’ambiente.

Ancora per il NO le categorie economiche, dagli albergatori ai bagnini, dal Presidente di Confesercenti, alle associazioni ambientaliste fino, oggi, al Presidente di Confcommercio.

Purtroppo la lobby della finanza (con Eni, Enel in testa) soffia sul fuoco del progetto – continua Marzio Pecci – manifestando il proprio consenso, incurante, in nome del profitto selvaggio, dei danni che crea all’ambiente e della mancanza di “ricadute” sull’economia del territorio.

Oggi leggiamo sulla stampa l’intervento di un autorevole operatore in finanziamenti europei che sponsorizza l’impianto eolico e bacchetta il sindaco Gnassi tacciandolo di essere un sindaco privo di lungimiranza e cita impropriamente le “campagne inglesi” dipinte da William Turner (al quale erano sconosciute le pale eoliche) e l’eolico sviluppato in Gran Bretagna per giustificare l’impianto romagnolo.

All’autore della lettera – dice ancora Pecci – dobbiamo dire che proprio William Turner ha, tra i suoi capolavori, le tempeste del mare del nord, quel mare fortemente ventoso che ha consentito oggi la costruzione del più grande parco eolico di Europa il “Walney Extension”, che al largo delle coste della Cumbria è fatto di 87 pale eoliche, alte una volta e mezzo il grattacielo di Rimini e che coprono un’area pari a 20.000 campi da calcio.

Facendo le dovute proporzioni 59 o 51 pale eoliche occuperebbero nell’Adriatico riminese una superficie pare a 11.000 campi da calcio.

E’ comprensibile a tutti come il mare Adriatico sia differente da quello del Nord.

Essere d’accordo su questo significa disprezzo totale per l’ambiente. 

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