Cerca
Home > Ultima ora politica > Rimini, Marzio Pecci: “Quel concorso comunale è regolare?”

Rimini, Marzio Pecci: “Quel concorso comunale è regolare?”

Marzio Pecci, capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale, a Rimini, esprime dubbi sulla regolarità di un concorso svoltosi nei giorni scorsi, e presenta un’interrogazione al Sindaco:

Il giorno 18 giugno si è svolto presso il Palazzetto dello Sport di Rimini il concorso per la copertura di 2 posti di Istruttore Direttivo informatico, cat. D. 
Alla prova scritta sono stati ammessi 97 candidati. 
La Commissione esaminatrice – scrive il consigliere comunale – era composta dal sig. Sanzio Oliva, titolo di studio Perito Industriale Capotecnico con specializzazione in elettronica industriale nonché analista programmatore presso il comune di Rimini;
Maria Lodovichetti, componente aggiunta, esperta di lingua inglese;
Cinzia Guerriero e Arianna Surdich istruttori direttivi presso l’Ufficio concorsi del comune oltre ai Componenti esterni:
Mohammed Kussai Shahin direttore di Software & Piattaforma di Lepida;
Anna Maria Riccioni responsabile dell’Agenda digitale presso il comune di Reggio Emilia perché competenze nelle materie d’esame del concorso. 
Solo 7 candidati hanno raggiunto il punteggio minimo di 21 per ognuna delle 2 prove scritte e sono stati ammessi alla prova orale.
Poi sei dei candidati ammessi alla prova orale hanno superato la prova, mentre l’unico escluso risulta essere il candidato più giovane.

Purtroppo il candidato più giovane sembra essere quello maggiormente titolato dato che è in possesso della laurea breve in “ingegneria e scienze informatiche”; è iscritto al 1° anno del corso di laurea magistrale; parla e scrive correttamente la lingua inglese ed ha già progettato una applicazione/programma informatico per la gestione del personale di una importante  azienda del territorio, ma ciò non è bastato per superare la prova orale ed allora bisogna capire cosa è successo:
– La prova orale, che avrebbe dovuto tenersi nella sala del consiglio comunale aperta al pubblico risulta essersi, invece, svolta nella sala chiusa al pubblico.

Purtroppo questa situazione e condizione viola i principi di trasparenza, di pubblicità e di imparzialità che sono diritti garantiti dalla Costituzione.
Noi abbiamo sempre detto che in questo Paese non solo sosteniamo la regola “prima gli italiani”, ma diciamo anche: “Prima i Primi” perché il “sapere” va difeso, premiato e riconosciuto. 

Tutti i giorni ci lamentiamo della fuga dei cervelli, ma non difendiamo quelli che vorrebbero restare nel nostro Paese.

La sfida digitale la possiamo vincere solo se investiamo  sulle persone “capaci”. 

Nel caso di specie ciò non è avvenuto a causa della negligenza della Commissione ed allora di fronte alle plurime violazioni che sembrano essersi consumate e che hanno fatto perdere alla comunità riminese una persona capace, giovane e motivata.


I
nterrogo il Sindaco per conoscere:

1) Quali sono le ragioni per le quali la prova orale si è svolta a porte chiuse.

2) Per quale ragione gli ingressi di accesso alla sala del consiglio comunale di Corso D’Augusto, 154 e di via Solferino sono rimasti chiusi.

3) Per quale ragione non sono stati indicati nei luoghi di accesso descritti nel bando le eventuali variazioni di sede dove venivano svolte le prove orali. 

4) Perché è stato nominato Presidente di Commissione d’esame un dipendente comunale privo di adeguati titoli dato che è inconcepibile che un perito elettronico, che conosce la lingua inglese a livello scolastico, esamini un candidato laureato in scienze informatiche che parla e scrive la lingua inglese correttamente.

5) Quanti incarichi sono stati conferiti negli ultimi cinque anni al Perito Sanzio Oliva.

6) Per quale ragione la componente esterna della Commissione risulta essere Responsabile dell’agenda digitale presso il comune di Reggio Emilia, mentre l’autorizzazione ex art. 53 del D. Lgs. 165/2001 risulta essere stata acquisita dal comune di Cesena.

7) Per quale ragione sul sito del comune nella pagina del concorso di cui all’interrogazione non risulta essere allegato il provvedimento di nomina della commissione.

8) Se dal curriculum del perito Sanzio Oliva non si evince alcuna attività di progettazione e sviluppo software per la quale si richiede il titolo di studio della laurea non bastando un corso di una giornata a Bologna con visita al museo egizio, per quale ragione, nel conferimento dell’incarico U.O. Gestione Sistema Informativo da parte del Segretario Generale, si individua il sig. Oliva Sanzio per lo svolgimento della funzione di progettazione e sviluppo software”.

Marzio Pecci, capogruppo Lega Nord in Consiglio Comunale  

Ultimi Articoli

Scroll Up