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Rimini, Pecci (Lega): “Io interrogo e l’amministrazione minaccia querele”

Ieri sera, in Consiglio comunale, Marzio Pecci, capogruppo della Lega, ha presentato un’interrogazione sul Talassoterapico e sulla colonia Novarese. Ma Pecci lamenta un altro fatto: “Purtroppo ogni volta che in Consiglio ho chiesto e/o interrogato il Sindaco su alcuni appalti, progetti o delibere ho ricevuto come prima risposta la minaccia di querela. E’ accaduto su Aeradria, su Acquarena, sul Tecnopolo …. i cittadini sanno come è finita in questi casi: Sindaco, Presidenti, Dirigenti, impiegati e faccendieri tutti sono finiti indagati e, spesso, a processo avanti i Giudici del Tribunale di Rimini. Anche ieri sera l’assessore Brasini, sulla Novarese, non si è sottratto a questa pessima abitudine e con l’arroganza scostumata che gli è propria ha pronunciato verso il sottoscritto, forse, l’ultima minaccia della legislatura”.

E Pecci prosegue: “Interrogato sulle vicende del fallimento del Polo del benessere di Miramare, cercando di intimorirmi, ha dichiarato, “pubblicamente”, di avere trasmesso la mia interrogazione all’Ufficio Legale del comune per valutare la sussistenza delle condizioni di procedere nei miei confronti con una querela per quanto espresso nella interrogazione stessa. L’assessore Brasini, purtroppo, da ignorante, nel senso che ignora, non sa che la sua minaccia di querelare, proferita nel dibattito solenne del consiglio comunale, costituisce reato di estorsione nei confronti del sottoscritto. Lungi da me l’idea di ricorrere alla Giustizia per tutelare la mia attività politica, però il mio diritto, e quindi quello dei cittadini che rappresento, di conoscere la correttezza degli iter procedurali di una delibera e/o di un provvedimento amministrativo non può in alcun modo calpestato da nessuno, neppure dall’arrogante Brasini. La risposta all’interrogazione dell’Assessore è stata confusa, evasiva, imbarazzante ed insoddisfacente è per questo è stata richiesta la risposta scritta ed urgente. Vedremo se avrà il “coraggio” di ripetere anche per iscritto la minaccia di querela ed essere esaustivo nelle risposte alle domande dell’interrogazione”.

Quanto all’interrogazione, “Il suo programma elettorale – ha detto Marzio Pecci rivolgendosi al Sindaco – delle due legislature comprendeva lo sviluppo dell’area di Rimini Sud con la società Riminiterme s.p.a. che avrebbe dovuto essere il motore trainante per riqualificare l’intera area trasformandola nel Polo del benessere e della salute.

Il Progetto prevedeva la cessione della maggioranza del capitale sociale di “Riminiterme s.p.a.” a “Coopsette perché attuasse, entro il 31/12/2012, il “Piano Industriale Migliorativo (P.I.M.) per il polo del benessere e della salute” che Lei aveva presentato.

Il piano prevedeva – ha proseguito nell’interrogazione l’esponente leghista – da quel che si ricorda, la riqualificazione funzionale delle attività termali della società Riminiterme s.p.a., attraverso una “zona salutistica composta da un moderno centro benessere”, un “centro sanitario”, un “centro estetico” e un’area destinata alla “ristorazione”.

Nel comparto denominato “ex colonia marina Novarese”, invece, era stata prevista una “valorizzazione immobiliare dell’edificio” e nel comparto retrostante della ex colonia la realizzazione di un “fabbricato completamente nuovo, di dimensioni massime pari a 5.000 mq, per svolgere attività indoor e outdoor dedicate al dry-fitness, con piscine e vasche per le attività legate al wellness per una superficie di mq 2.000.

I restanti 3.000 mq. avrebbero potuto essere destinati a funzioni miste, con prevalenza di quelle ricettive sotto forme evolute del tipo condhotel e simili.

Tutto questo progetto è miseramente fallito, così come è fallita Coopsette la cui Curatela ci ha costretti a ricomprare la Novarese per un importo di 4,5 milioni.

Questa operazione rappresenta uno dei più grossi fallimenti della Sua amministrazione con ripercussioni finanziarie e, soprattutto, di ritardo nello sviluppo di un’area che avevate promesso circa venti anni fa.

Nonostante la Vostra incapacità noi continuiamo a credere in quell’area perché ha grandi potenzialità turistiche, che non possono essere svendute, trattandosi di un’area di circa 40.000 mq a mare della ferrovia.

L’ultimo bando, proposto dal comune, non ci trova d’accordo perché separare la Novarese dal Talassoterapico una operazione suicida che rappresenta la definitiva archiviazione del Progetto Polo del benessere e della salute.

La vicenda ora va approfondita anche perché risulta che il bando per raccogliere le manifestazioni di interesse abbia visto la partecipazione di una sola società.

La società interessata sembra sia la Renco coin sede a Pesaro e che sia interessata al Mercato Coperto.

In proposito si vocifera che i rapporti con questa società siano stati favoriti da ex collaboratori del comune di Rimini o del Sindaco.

E’ evidente che se ciò fosse vero si rivivrebbero situazioni precedenti che hanno compromesso il regolare sviluppo della città con cantieri falliti e opere bloccate. 

La città per sviluppare il migliore progetto ha bisogni di molteplici manifestazioni di interesse e non di una sola. L’esponente leghista ha chiesto al Sindaco di conoscere in quale modo sono sorti e sviluppati i rapporti con la società Renco e sapere se il bando per la manifestazione di interesse includeva o meno una clausola di inscindibilità della Novarese dal Talassoterapico; in caso negativo le ragioni per le quali è stato esclusa; la ragione per la quale il Comune di Rimini ha rinunciato alla realizzazione del progetto del polo del benessere; la ragione – ha concluso Marzio Pecci – per la quale intende favorire il solo sviluppo immobiliare sacrificando l’intero progetto del polo della salute”.

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