Un comunicato del capogruppo della Lega in consiglio comunale, sulle recenti polemiche che hanno visto protagonisti la presidente degli albergatori e Mussoni, rappresentante dei bagnini:
“La Fiera di Rimini ha raggiunto la dimensione leader per le manifestazioni fieristiche e si colloca tra i principali operatori europei del settore fieristico e dei congressi.
La città di Rimini ed il mondo dell’imprenditoria ne devono essere orgogliosi per le ricadute che l’attività ha sul territorio ed anche perché questo primo semestre 2019 si chiude con ricavi consolidati che si attestano a circa 100 milioni di euro con un aumento rispetto al primo semestre 2018, così come ci dice il board di IEG.
Di fronte a siffatta azienda le dichiarazioni del Presidente nazionale dei bagnini di Oasi Confartigianato appaiono abbastanza “stonate” perché come dice il Presidente degli albergatori “con i veti non si va lontano”.
Il Paese dei “NO”, è risaputo, non cresce occorre passare rapidamente ai “SI” esattamente come ha scelto di fare Milano: prima con l’urbanistica di Corso Como, poi con Expo e ora con le Olimpiadi.
Per questo dobbiamo immaginare una città nuova partendo proprio dalla spiaggia e da chi ha innovato come ha fatto il Presidente nazionale dei bagnini anche se l’innovazione non può consistere solo nella ristrutturazione dello stabilimento, ma deve riguardare, soprattutto, le attività che vi vengono svolte.
Nel turismo di questo tempo occorre immaginare lo stabilimento balneare come uno spazio da riempire sì con ombrelloni e lettini, ma anche con altre attività da svolgersi per ventiquattro ore al giorno e per dodici mesi all’anno.
Se gli operatori balneari sapranno immaginare le nuove attività che potranno spaziare dalla cultura al benessere, all’enogastronomia, al turismo esperienziale, alla collaborazione tra costa ed entroterra, alla pesca, alla bio-agricoltura, alla comunicazione, al divertimento e oltre …, allora il Presidente di Oasi supererà tutte le crisi che ora imputa, ingiustamente, agli eventi fieristici, ma che, invece, derivano esclusivamente da una visione superata di turismo balneare fatta di piadina, fritto misto, ombrellone e lettino.
La lotta tra categorie non fa bene alla città. Occorre creare un gruppo di imprenditori che abbiano la “vision” di cambiare la città di Rimini e per questo occorre tornare alla “politica del nuovo e del possibile” realizzare cioè il sogno di interrare la ferrovia, progettare i collegamenti autostradali ed alta velocità con Venezia e con il sud e sollecitare la Regione a programmare una politica aeroportuale regionale di voli internazionali e “low cost”, che comprenda anche l’aeroporto di Rimini ed inoltre creare una “rete” di eccellenze aeronautiche per contribuire allo sviluppo equilibrato e sostenibile della comunicazione aeronautica che rappresenterebbe, anche questa, una straordinaria opportunità per i movimenti turistici e commerciali di queste aree attraverso i voli regionali e l’avioturismo.
La Lega ha una “vision” ultramoderna per il turismo locale e regionale che può essere portata nel breve tempo, attraverso i propri parlamentari locali, sui tavoli del Governo e, per questo, chiediamo a tutti gli operatori del turismo di pensare in grande per ridisegnare una nuova città che sia ecosostenibile per rispondere alle nuove sensibilità ecologiste dei cittadini del mondo e che diventi nel breve tempo, porta di ingresso del turismo culturale in Italia e destinazione turistica mondiale. “Giocando insieme la partita” possiamo vincerla”.
Marzio Pecci, Lega Nord