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Rimini, Marzio Pecci (Lega): “Il Novelli diventi il tempio delle culture e del dialogo”

Un comunicato di Marzio Pecci, capogruppo Lega in Consiglio Comunale a Rimini, sulla destinazione del Teatro Novelli:

Il Novelli, con la restituzione del teatro Galli alla città, conclude la sua storia.

Leggo sulla stampa che è partito il concorso di idee sulla futura destinazione del famoso “baraccone” riminese.

A mio avviso, quale Capogruppo Lega, per studiare la futura destinazione dell’immobile non possiamo e,  soprattutto, non dobbiamo dimenticare la storia che ha accompagnato questo “baraccone” che è stato molto importante nella vita della comunità riminese.

Non dobbiamo dimenticare il contributo dato da quel grande attore che è stato Ermete Novelli che ebbe il coraggio e la capacità di prendere, all’inizio del secolo scorso, quel baraccone dell’ Arena Lido per trasformarlo in un teatro stabile.

Si disse allora: “il Commendatore Ermete Novelli ha compiuto uno dei suoi soliti miracoli ha dato vita ad un morto”.

Noi non vogliamo tradire né la storia né l’opera del fondatore.

Non possiamo dimenticare i vari Congressi dell’avvocatura ove furono stipulati i primi  accordi di politica forense  per la nascita dell’OUA (Organismo Unitario dell’Avvocatura).

Non possiamo dimenticare le “Giornate del Pio Manzù” di  Gerardo Filiberto Dasi che portarono il Novelli e la città di Rimini nel mondo: dall’Africa mediterranea, al Medio-Oriente fino agli Stati Uniti d’America.

Per questo e non solo per questo il teatro Novelli dovrà rimanere il tempio della cultura e del dialogo delle culture.

Ad esempio potrebbe diventare l’Università del teatro oppure, come già ho detto in Consiglio comunale, potrebbe diventare il museo dell’arte moderna e contemporanea e della Pop Art che, invece, il Sindaco e l’Assessore Pulini, vogliono collocare nelle sale dell’Arengo e del Podestà strutturalmente inidonee a questa destinazione. 

L’Amministrazione Comunale non può ripetere gli errori del passato come fu ad es. l’abbattimento nel 1954 della “Fontana dei quattro cavalli”, oppure l’abbattimento dei tanti villini e palazzi storici. Dobbiamo salvaguardare la storia della città. 

Solo in questo modo il teatro Novelli continuerebbe, come dice spesso il sindaco, a “parlare” con il teatro Galli, con il museo Fellini, con Castel Sismondo e gli  altri beni storici – culturali che ci consentiranno di porre la città di Rimini  come porta di ingresso del turismo culturale in Italia”.

Marzio Pecci, capogruppo Lega in Consiglio Comunale a Rimini

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