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Rimini, Marzio Pecci, Lega: “La maggioranza perde pezzi”

Tanto tuonò che piovve”, inizia così un comunicato di Marzio Pecci, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini a proposito delle dimissioni del consigliere Frisoni.

Già da molto tempo la maggioranza ha dato segnali di debolezza e la Lega – scrive il capogruppo Marzio Pecci – ha sempre colto le difficoltà della Giunta, denunciandole pubblicamente anche se nessuno mai ha avuto il coraggio di chiedere conto di quanto stesse succedendo e perché.

L’abbandono della maggioranza prima da parte del Consigliere Mario Erbetta ed ora di Davide Frisoni dimostra che l’autonomia di pensiero non è gradita alla corte di Gnassi e dunque, a lungo andare, la vicinanza ad un Sindaco che decide da solo per raccogliere i meriti e spartire le responsabilità in caso di fallimento diventa insopportabile. 

Soprattutto quando i progetti realizzati deludono le aspettative pomposamente lanciate su una certa “stampa amica”.

Ad esempio il Parco del Mare: è risultato un aborto, un semplice arredo urbano mal copiato da Riccione e da Misano Adriatico; soldi spesi male. 

Purtroppo una maggioranza che non è mai stata maggioranza – continua Pecci – se non nei mumeri, senza mai essere squadra, priva della capacità di pensare, ma solo esecutrice dei diktat del Sindaco non poteva che deragliare nel corso della Legislatura.

Il Sindaco interpreta il proprio ruolo in solitaria, “marcato” da un capogabinetto coinvolto nelle indagini sugli scandali comunali e del quale non è riuscito a liberarsi, non può che concludere una legislatura senza trombe e già va bene se, da qui alla fine della legislatura, non si prenderà le pernacchie, soprattutto dal suo partito.

Patto Civico ormai è morto, in un anno ha perso gli uomini pensanti e chi è rimasto appartiene alla schiera dei silenti e cioé di quelli che si accontentano di un “tozzo di pane”, gli “yes man “ cioé quelli “di area” che ancora applaudono i dibattiti del PD al festival dell’Unità.

Patto Civico, nata dal tradimento di Forza Italia, ha spostato nel 2016 i voti verso la sinistra, favorendo la vittoria di Gnassi, ma è finita anche col tradire il proprio elettorato perché è stata marginalizzata in Giunta e non ha dato nessun contributo alla politica dell’amministrazione comunale.

I registi dell’operazione PD/Patto Civico – prosegue l’esponente leghista – avevano intenti nobili, ma sono stati silenziati dal Sindaco narcisista, che non ha concesso loro alcun spazio politico e li ha usati solo per il voto in consiglio comunale. 

Il Consigliere Frisoni dunque merita il plauso perché da “persona pensante” ha trovato il coraggio di “dire no” e di denunciare il fallimento di una alleanza nata in frode agli elettori.

Questo ulteriore abbandono della maggioranza declina la morte di una alleanza per colpa di un Sindaco che sta collezionando insuccessi, dall’incapacità di sburocratizzare e digitalizzare l’amministrazione comunale alla decrescita riminese. 

In buona sostanza non è stato capace di far lavorare né gli assessori e né i dirigenti. 

Il lavoro dell’opposizione in questi anni – conclude il capogruppo della Lega Marzio Pecci – ha indebolito la maggioranza acquisendo due consiglieri e la Lega sicuramente, con questa fuorisciuta, sarà affiancata, in Consiglio Comunale, dalla Lista Borgonzoni. 

Dopo la dolorosa scissione e l’esigenza di superarla ora l’obiettivo primario è la conciliazione ovvero la riconquista della totalità unitaria coesa ed articolata nelle identità e differenze per rendere reale la vittoria nelle prossime elezioni comunali del 2021”.

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