La dichiarazione di Marzio Pecci, capogruppo della Lega Nord in consigliocomunale, in risposta all’intervista del Sindaco Gnassi, ieri assente in consiglio e rilasciata al Corriere di Rimini:
Rimini, Marzio Pecci: “Gnassi farebbe bene a riflettere sulle pesanti critiche dell’assessore regionale del suo partito”
“Apprendiamo dalla lettura dei quotidiani che gli impegni istituzionali che ieri hanno impedito al Sindaco Gnassi di partecipare al consiglio comunale sono consistiti nello sforzo di raffazzonare un tentativo di attacco alla Lega davvero degno di un pugile suonato – non me ne voglia Gnassi – per nascondere il fallimentare risultato elettorale soprattutto di quel progetto Rimini che la coppia Gnassi & Co. voleva esportare in tutta Italia, ma che si è fermato prima del Marano.
Un altro passo falso che si aggiunge alla tempesta perfetta che ha portato Pd e Patto Civico al rovinoso risultato elettorale.
Gnassi anziché prendere atto del giudizio chiaro che i riminesi hanno dato al suo partito e all’alleanza con patto civico ritorna alle vetuste e patetiche battute sulla non riminesità degli esponenti della Lega e mia in particolare.
Argomenti vani, come si è visto, oltre che contraddittori con la sua scelta di nominare assessore a Rimini una persona di Vicenza, per non parlare del “sistema del paracadute” che ha caratterizzato le candidature del centrosinistra alle ultime elezioni.
In ogni caso farebbe bene a riflettere sulle pesanti critiche dell’assessore regionale del suo partito, Emma Petitti, piuttosto che curarsi della residenza di chi ha contribuito ad “asfaltarlo” insieme ai suoi amici di Patto Civico.
Quanto al progetto Rom abbiamo detto ieri in consiglio comunale, ma Gnassi non lo può sapere perché non era presente, siamo stati noi a sollecitare l’assessore Lisi ad andare avanti con la immediata chiusura del campo di via Islanda, perché indecente.
E’ inconcepibile che delle persone vivano in quella situazione di totale carenza igienico sanitario.
Noi della Lega abbiamo proposto una soluzione semplice immediata e non onerosa che coinvolga le numerose strutture di “recupero e integrazione” presenti sul territorio riminese.
Basterebbe la collocazione di un nucleo familiare presso ogni struttura per chiudere il campo di via Islanda.
Nel frattempo queste persone avrebbero la possibilità di inoltrare la domanda per inserirsi nelle liste per l’assegnazione delle case di edilizia residenziale pubblica, esattamente come fanno gli altri cittadini riminesi meno fortunati”.
Marzio Pecci, capogruppo Lega Nord