Da quasi due secoli Rimini è la città balneare per antonomasia. Una vocazione turistica scoperta nel 1843 quando venne inaugurato il primo stabilimento balneare del litorale riminese e confermata nei decenni successivi con la realizzazione del Kursaal, centro termale e ritrovo più alla moda dell’alta borghesia europea che d’estate giungeva a Rimini per godersi la “stagione dei bagni”. Ma fu con l’apertura del Grand Hotel nel 1908, in piena Bella Époque, che Rimini accrebbe la sua fama internazionale divenendo modello dell’hôtellerie europea, la spiaggia più celebrata dalle cronache mondane dell’epoca, “l’Ostenda d’Italia” per la modernità delle strutture ricettive e balneari.
Il Grand Hotel Rimini, immortalato dal celeberrimo “Amarcord” di Federico Fellini e proclamato Monumento Nazionale nel 1994, festeggia in questi giorni 110 anni di storia e d’ospitalità. Un traguardo emblematico che verrà celebrato da un fitto programma di eventi realizzati in collaborazione con Crédit Agricole.
«La vocazione alla “prossimità” del nostro Gruppo bancario si esprime interagendo con i contesti economici e culturali più rappresentativi della nostra clientela: una vicinanza al territorio che ormai è segno distintivo del Crédit Agricole in tante regioni italiane – dichiarano Giampaolo Scardone e Massimo Tripuzzi delle Casse di Risparmio di Rimini e Cesena del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia -. Rimini è da sempre annoverata tra le capitali mondiali del turismo balneare: valorizzare la sua storia e la sua cultura significa arricchire il profilo della Città di ulteriori elementi attrattivi. I 110 anni del Gran Hotel Rimini diventano l’occasione per continuare a promuovere nel mondo l’industria turistica romagnola in sinergia con un Gruppo bancario dal respiro internazionale».
Martedì 3 luglio, alle 18.30, presso la struttura alberghiera, sarà presentato il volume “Grand Hotel: Rimini il mito”, scritto da Letizia Magnani e realizzato con la collaborazione della Banca.
