“In relazione alla prossima installazione dell’antenna di telefonia presso il Giardino dei Giusti, Via Argelli e all’incontro avvenuto tra il Comitato Ina Casa e gli assessori Montini e Frisoni verifico che a tutt’oggi il Comitato non ha ricevuto nessuna comunicazione da parte del Comune, in relazione alla richiesta di spostamento dell’antenna in base al principio precauzionale sancito dal regolamento comunale nell’allegato D, in quanto eccessivamente vicina a centri densamente abitati ma soprattutto a due scuole dell’infanzia, “La Rondine” e “Il Glicine”, che distano circa 90 metri circa e al centro sportivo I Delfini”. Questo è quanto scrive il consigliere Mario Erbetta nell’interrogazione che presenterà nel consiglio comunale di stasera.
“E’ notizia di ieri – prosegue la nota del consigliere che anticipa l’interpellanza al Sindaco – e che sembra stiano iniziando i lavori per la collocazione dell’antenna di 30 m. e i cittadini dell’Ina – Casa sono in pieno fermento.
Sarebbe stato giusto, prima di far iniziare i lavori di comunicare formalmente ai referenti del comitato il diniego a tale spostamento.
Inoltre sarebbe stato giusto spiegare il perché non è stato possibile spostare tale antenna in un luogo lontano da punti sensibili come le due scuole e il centro sportivo, ma questa Giunta non riesce a percepire i concetti di trasparenza e correttezza istituzionale verso i cittadini, ritenendoli semplici sudditi a cui bisogna imporre senza dare risposte.
Sempre a tal proposito la sig.ra Alessia Borghesi, referente di Rimini per il Comitato Tecnologie Sostenibili – Stop 5G Romagna mi ha mandato la seguente missiva:
Il 22 luglio 2020 sono state protocollate circa 1500 firme sottoscritte alla petizione popolare “PIÙ SALUTE MENO ANTENNE, NO AL 5G” dove si richiede un regolamento comunale per la tutela della salute dei cittadini secondo la Legge Quadro sull’inquinamento elettromagnetico L. n. 36/2001 per cui i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
La raccolta firme è poi arrivata sia cartacea che tramite PEC direttamente al sindaco di Rimini ma dai primi di agosto non ci è ancora pervenuta risposta.
I sottoscriventi non si aspettano un totale blocco della nuova tecnologia, ma una regolarizzazione delle esposizioni che tutto l’inquinamento elettromagnetico infligge sul territorio a cui il 5G si va a sommare, che tuteli i siti più sensibili, proponendo locazioni per le eventuali future installazioni di stazioni radio base.
Anche a questo comitato – prosegue Mario Erbetta – e alla relativa petizione la Giunta e il Sindaco da Luglio 2020 non solo non hanno risposto ma non hanno neppure chiesto un incontro con i referenti per approfondire il tema. Come nel caso del comitato Ina Casa la visione dei cittadini come sudditi è quella che rappresenta maggiormente questa reticenza nelle risposte da parte del Sindaco e della sua Giunta.
Pertanto sono a chiedere – conclude l’interpellanza del consigliere comunale Mario Erbetta – 1) di non installare l’antenna di telefonia presso il Giardino dei Giusti in Via Argelli e di identificare posti alternativi per tale installazione; 2) in caso contrario di spiegare dettagliatamente il perché non è stato possibile spostare tale antenna in un luogo lontano da punti sensibili come le due scuole e il centro sportivo e quali attività in tal senso hanno portato a tale conclusione; 3) di realizzare come richiesto dal Comitato Tecnologie Sostenibili – Stop 5G Romagna, un regolamento comunale per la tutela della salute dei cittadini secondo la Legge Quadro sull’inquinamento elettromagnetico L. n. 36/2001 per cui i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici; 4) in ogni caso di rispondere con urgenza alla richiesta con petizione presentata Comitato Tecnologie Sostenibili – Stop 5G Romagna”.