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Rimini, Mario Erbetta: “Cosa stanno facendo Comune e Start per il trasporto dei disabili?”

La mobilità e in particolare il trasporto pubblico – scrive Mario Erbetta in una interrogazione rivolta al Sindaco Gnassi e all’assessore ai trasporti del Comune di Rimini, Roberta Frisoni – è il punto di partenza di una città accessibile per i disabili.
Le norme Europee indicano chiaramente i criteri di realizzazione di un trasporto pubblico a misura di disabile: 

  • assenza di gradini o presenza di scivoli per accedere alle banchine;
  • sufficiente larghezza delle banchine, in particolare quando esse sono salvagenti e inserite nel mezzo della carreggiata stradale; 
  • altezza della banchina compatibile con quella dell’ingresso dei veicoli;
  • assenza di transenne fisse a pavimento o di altri ostacoli che possono impedire gli spostamenti di una carrozzina;

– assenza (per tutta la profondità necessaria all’apertura dello scivolo dell’autobus) di qualsiasi impedimento o intralcio, come per esempio pali, bidoni per raccolta rifiuti, piante, ecc.
– piano del marciapiede senza asperità che rendano difficoltoso /pericoloso il passaggio di utenti con disabilità motorie e visive.
– presenza di percorsi tattili per accedere alle fermate;
– presenza di sedili o di punti d’appoggio;
– presenza di protezione dalle intemperie;
– presenza di informazioni affidabili, chiare e ben leggibili in merito alle prossime fermate e agli orari di passaggio dei mezzi;
– presenza di segnalazioni acustiche e luminose in merito ai veicoli in arrivo;
– gli accessi ai marciapiedi e le ubicazioni sui marciapiedi dei punti di salita e degli ausili mobili per la salita sui veicoli devono essere chiaramente segnalati.
Inoltre, suggerisco
– prosegue l’interrogazione del consigliere Erbetta –  di consultare il REGOLAMENTO (UE) N. 181/2011 che norma i diritti delle persone con disabilità e i doveri dei vettori e gestori delle fermate. 

Chiedo pertanto:  

  1.  cosa sta facendo il Comune e Start Romagna per il Trasporto pubblico dei Disabili; 
  2. come mai ad oggi non sono state recepite le indicazioni europee sul tema; 
  3. se è prevista la creazione di tavoli, nei quali sia possibile una collaborazione fattiva e la condivisione delle scelte tra l’Amministrazione, le associazioni delle persone con disabilità e con le associazioni sindacali di categoria per quel che riguarda in specifico i trasporti, riguardo le opere fin da ora segnalate e per quelle future;
  4. se è prevista la redazione di un documento che definisca istruzioni operative chiare e univoche che regolino il comportamento degli autisti di Start riguardo il trasporto delle persone con disabilità conformemente a quanto previsto dal Regolamento (UE) N. 181/2011; 
  5. se è prevista una formazione specifica per garantire al personale viaggiante di Start Romagna di operare in sicurezza e rispettando le norme anche del CDS; 
  6. se è prevista la possibilità di attivare canali informativi gestiti dall’azienda di trasporti per indicare le fermate più vicine abilitate all’utenza disabile; 
  7. se in attesa dell’adeguamento delle fermate alla normativa, l’Amministrazione comunale, in accordo con l’Azienda Start – conclude l’interrogazione del consigliere Mario Erbetta – pensa di prevedere un servizio di trasporto pubblico locale per le persone con disabilità, dove non garantito dal“servizio ordinario”, attraverso forme di trasporto alternativo come ad esempio un servizio tipo “taxi pubblico a chiamata”. Il “taxi pubblico a chiamata” garantirebbe un servizio ad Hoc nel periodo di transizione dallo stato attuale al progressivo rinnovamento. Sono infatti numerosi gli esempi di amministrazioni comunali, che in attesa di adeguare nel complesso le linee di trasporto pubblico alle necessità dei cittadini con disabilità, hanno adottato provvisoriamente, con ottimi risultati, tale soluzione; 
  8. se è previsto l’utilizzo del personale inidoneo di start per poter sanzionare i mezzi privati che occupano le fermate dei bus rendendo di fatto impossibile l’accesso al bus da parte del disabile”.

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