Un seminterrato che fungeva da magazzino di stoccaggio in cui erano conservate 19.000 cime con infiorescenze di piante di marijuana e 1.500 rami con infiorescenza di piante di marijuana già raccolte e stoccate per l’essicazione, 27 piante di marijuana, oltre 23 kg. di marijuana già essiccata e 4 gr. di funghi allucinogeni. Eccola la scoperta delle Fiamme Gialle di Rimini nell’ambit0 dell’operazione Smoking Off scattata negli scorsi giorni alla periferia del capoluogo romagnolo.
E non solo la droga era ben nascosta. I due soggetti che l’avevano stoccata avevano anche cercato di camuffarla da “canapa light” e quindi destinata al commercio legale della sostanza che però non deve presentare valori superiori al 0,6% di Thc.
Agli occhi dei finanzieri in un primo momento l’arsenale era parso in regola con le regole vigenti per quel che riguarda il commercio della sostanza “light” ma rami, infiorescenze e piante erano troppo grandi rispetto al normale e la loro fragranza destava non pochi sospetti.
E detto fatto, dopo le analisi di laboratorio su un campione è emerso che i valori superavano di gran lunga quelli consentiti attestandosi sul 7% di Thc. In parole povere gli effetti psicotropi sarebbero stati quelli della cannabis usata per preparare spinelli e quant’alto.
Per questo motivo i finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno tempestivamente informato l’Autorità Giudiziaria locale e perciò il P.M., Dott. Luigi Sgambati, ha disposto, con decreto, l’esecuzione di perquisizioni presso le abitazioni ed i locali nella disponibilità dei due soggetti, il sequestro della produzione individuata e l’effettuazione di ulteriori analisi.
I due soggetti sono sono stati indagati a piede libero dalla Procura della Repubblica di Rimini, per il reato di produzione e coltivazione di canapa indiana e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.