Marecchia Sailing Cup, la sfida ecosostenibile ha fatto ancora centro. Dopo il rinvio dovuto al maltempo, oggi domenica 4 agosto alle 18.30 circa duecento coraggiosi si sono lanciati in mare partendo dalla spiaggia libera di San Giuliano mare.
Una quarantina di equipaggi sulle più fantasiose creazioni, in grado anche di “sfidare il principio di Archimede”, come ha commentato stupefatto l’ammiraglio Cingolani, uno dei componenti della giuria. Quasi tutti giovanissimi e tante le ragazze, con numerose ciurme tutte al femminile.
Alla sua quinta edizione, è un evento, unico nel suo genere, che si basa sui pilastri dell’ecosostenibilità, del rispetto dell’ambiente e della valorizzazione del territorio. Infatti, l’unico modo per poter gareggiare e giungere al traguardo è costruire con il proprio team una barca. Come? Usando esclusivamente materiali di riciclo e non inquinanti e decorarla nei modi più bizzarri possibili.
L’intera competizione non ha solo lo scopo di far divertire pubblico e partecipanti, ma vuole anche sensibilizzare sul tema dell’inquinamento ambientale: i vincoli imposti per la costruzione dell’imbarcazione pongono gli agonisti nella condizione di accumulare grandi quantità di rifiuti in vista della sua fabbricazione, e una tra le prime cose di cui ogni team si accorge subito è l’enorme volume di plastica che è possibile accumulare in pochissimo tempo.
Motivo per cui oltre al tema del riciclo, è importantissimo quello del riutilizzo: servono grande ingegnosità e creatività per poter trasformare ciò che è considerato un rifiuto in qualcosa di completamente nuovo e funzionante. Qualità che in questi anni i partecipanti hanno saputo abilmente mostrare e per le quali esiste un premio apposito: oltre al premio “velocità” per la prima barca a tagliare il traguardo esiste anche quello “barcaccia” per l’imbarcazione più bella e ingegnosa, assegnato da un’apposita giuria.
Quest’anno per la prima volta si partiva dalla spiaggia libera della Barafonda per arrivare alla spiaggia del Seasun lato Rivabella, dopo un’incursione dentro al deviatore Marecchia dove si doveva doppiare la boa posta al primo ponte.
C’era quindi da affrontare la prova inedita del braccio di mare di San Giuliano, dove peraltro tutto è andato bene anche grazie al vento di scirocco che ha sospinto la pittoresca flottiglia proprio nelle direzione desiderata. Il difficile è arrivato invece alla foce del deviatore, dove le onde marine si scontravano con la corrente del fiume. Qui in parecchi si sono piantati e quasi tutti sono scesi in acqua per spingere, grazie anche al bassissimo fondale. Raggiunta l’agognata boa poco prima del ponte di via Coletti, per gli esausti navigatori l’ultimo tratto è stato più facile.
Parte degli organizzatori ha costruito dal vivo la barca “Rex” targata Birreria Amarcord, creata in tributo al transatlantico dell’omonimo film felliniano.Alle ore 11.00 c’è stata una dimostrazione sull’utilizzo dei forni solari, a cura dell’ing. Matteo Muccioli.
Per il primo pomeriggio era stato allestito un villaggio con info point, stand di magliette e dj set, dove erano presenti anche i ragazzi di Mal di Plastica, che hanno costruito una barca di bottiglie di plastica con cui hanno viaggiato da Rimini a Venezia, per raccontare la loro avventura.
E alla fine la grande festa: cozze e vino gratuito per tutti i presenti e musica dal vivo con la band Ludovico Van e Duo Bucolico, nella loro unica data riminese estiva.
Il video della partenza: