Il tam tam ha viaggiato velocissimo non appena il presidente della provincia di Rimini Riziero Santi ha fatto sapere che il capriolo dell’aeroporto non poteva essere salvato. Per l’animale selvatico che si è insediato fra le piste dello scalo riminese, probabilmente dopo essersi smarrito ed aver perso i contatto con il suo branco, non resta che l’abbattimento.
Ma contro questa sentenza di morte la mobilitazione è stata immediata. E in parecchi questa sera si sono presentati all’esterno del “Fellini” di Miramare per esprimere tutta la loro contrarietà.
Fra i promotori della protesta ci sono le associazioni ambientaliste della provincia a inziare da Gaia Animali e Ambiente Rimini.
“E’ di poche ore fa – scrive l’associazione – la notizia che la Provincia di Rimini ha dato il via libera per l’abbattimento del capriolo rimasto intrappolato all’interno dell’area dell’aeroporto di Rimini. L’abbattimento è previsto per questa sera 28 luglio 2021. Il capriolo è rimasto intrappolato all’interno dell’area dell’aeroporto da diversi mesi, ma secondo le Associazioni non è stato fatto il possibile per catturarlo e rimetterlo in libertà in territorio sicuro. Le Associazioni di tutela già si erano rese disponibili ad aiutare nella cattura del capriolo ma non sono mai state contattate, a riprova della mancanza di volontà di volerlo liberare. “Vogliamo fermare questo massacro ingiustificato” sostengono le Associazioni di categoria, Gaia Animali & Ambiente, D.N.A., Enpa, Animal Freedom “chiediamo alla cittadinanza di essere al nostro fianco questa sera”. Le Associazioni chiedono una sospensione in attesa di trovare una soluzione e partecipare a un tavolo di confronto con chi di competenza. L’appuntamento è previsto per le ore 20:30 nel parcheggio di fronte all’aeroporto di Rimini”.
Mentre la Fondazione Cetacea ha diffuso questo appello:
Per una volta non parliamo di tartarughe o di delfini ma di un capriolo. Questo bell’ungulato giovane, infatti, nel periodo del lockdown si è “accasato” all’areoporto di Rimini. Tutti tranquilli finchè non sono ripresi i voli poi, la direzione dell’Areoporto Fellini, in previsione della ripresa del traffico, ne ha chiesto la “rimozione” all’ufficio faunistico della Provincia, responsabile per competenza. Dopo alcuni tentativi si è soprasseduto alla cattura ritenuta impossibile e il 24 giugno si era deciso di sopprimerlo. Molte Associazioni Ambientaliste ed Animaliste erano insorte e il Presidente della Provincia, Riziero Santi, aveva fermato l’uccisione programmata. Ora, a un mese di distanza, nulla è cambiato. Non sono stati messi in campo nuovi mezzi e quindi, per l’incolumità dei voli, si è deciso ancora di UCCIDERLO, PARE, QUESTA NOTTE.
Ma davvero è accettabile una cosa del genere? Davvero è l’unica soluzione? I tentativi di anestetizzazione sono stati fatti, ma con un fucile la cui gittata è 20/30 metri. Arrivare così vicini ad un capriolo in terreno aperto è quasi impossibile. Ci sono fucili, però, come il GUT 50 che ha un tiro utile fino ai 50/70 metri, è stato provato? Anoi sembra che la soluzione sia quella più facile ma non la più giusta. Questo capriolo è diverso. Primo perchè è giovane e in salute (e quindi l’abbattimento deve essere impedito), secondo perchè si è adattato ad un ambiente lasciato temporaneamente inutilizzato dall’uomo (causa Covid) e i responsabili di questo ambiente, la direzione dell’Areoporto, sono i responsabili della sorte del capriolo.
L’Areoporto scarica la responsabilità sul settore fauna della Provincia, ma il luogo è privato e ne sono loro i responsabili. Possibile che una società di gestione di un ente così importante non possa spendere pochi soldi per salvare questo animale, ma ne chieda tout court l’abbattimento a spese pubbliche? federico, così lo aveva chiamato qualcuno in onore del maestro cui è dedicato lo scalo, ha diritto di vivere! Se la direzione del Fellini non ha i pochi spiccioli che servono allo scopo le Associazioni Ambientaliste e Animaliste riminesi si autotasseranno per raggiungere lo scopo.
INVITO TUTTI I NOSTRI FOLLOWERS A RAPPRESENTARE IL PROPRIO PENSIEERO CON DETERMINAZIONE ALLA DIREZIONE DELL’AREOPORTO, ALLA PROVINCIA DI RIMINI E ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. IL CAPRIOLO FEDERICO HA
L’abbattimento è previsto per questa sera 28 luglio 2021.
Il capriolo è rimasto intrappolato all’interno dell’area dell’aeroporto da diversi mesi, ma secondo le Associazioni non è stato fatto il possibile per catturarlo e rimetterlo in libertà in territorio sicuro.
Le Associazioni di tutela già si erano rese disponibili ad aiutare nella cattura del capriolo ma non sono mai state contattate, a riprova della mancanza di volontà di volerlo liberare.
“Vogliamo fermare questo massacro ingiustificato” sostengono le Associazioni di categoria, Gaia Animali & Ambiente, D.N.A., Enpa, Animal Freedom “chiediamo alla cittadinanza di essere al nostro fianco questa sera”.
Le Associazioni chiedono una sospensione in attesa di trovare una soluzione e partecipare a un tavolo di confronto con chi di competenza.
DIRITTO A VIVERE!
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