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Rimini, malato di Hiv contagia ex convivente. Faceva sesso con altre donne ignare adescate sul web

Un uomo di nazionalità brasiliana di 31 anni è stato arrestato 20 giorni fa a Rimini per aver contagiato con il virus dell’Hiv la sua ex convivente e aver esposto allo stesso rischio altre tre donne che non erano a conoscenza della malattia di cui l’uomo soffriva.
Le indagini sono state avviate nell’agosto scorso dopo la denuncia sporta ai Carabinieri da una donna che, per caso, aveva scoperto che il partner, residente in un comune della provincia di Rimini, era sieropositivo all’H.I.V. Ma non solo, aveva intuito che, sempre lui, era solito adescare nuove amanti su chat come Whatsapp e social network come Facebook, oltre che in siti di incontri. I due erano conviventi, ma lei, dopo aver scoperto i retroscena inquietati della loro relazione aveva deciso di lasciarlo.
I Carabinieri hanno trovato conferma che l’uomo era affetto da Aids da alcuni anni. Non solo: dal 2017 aveva sospeso volontariamente la terapia farmacologica, l’aveva ripresa poi sporadicamente nel 2018 per poi interromperla totalmente. In particolare l’uomo aveva interrotto l’assunzione dei farmici che avrebbero dovuto rendere più bassa la contagiosità virale.
Gli accertamenti hanno permesso di risalire con certezza ad altre tre donne conosciute tramite social, le quali, ignare dello stato di salute dell’uomo, hanno confermato di aver avuto rapporti sessuali non protetti con l’indagato, e per una di queste, purtroppo, i test hanno dato un esito positivo.
Particolare questo ancora più inquietante, la donna risultata positiva al test è un’altra ex convivente del brasiliano, che era stata tenuta all’oscuro di tutto.
Alla luce di questa drammatica vicenda, l’autorità giudiziaria ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo. Le accuse sono quelle di lesioni personali gravissime, reato compiuto nel caso dell’ex convivente e tentato negli altri tre.
Le indagini proseguono per risalire, attraverso l’analisi del PC utilizzato dall’arrestato, ai contatti avvenuti con altre donne attraverso i social network e chat varie e alle effettive relazioni dell’arrestato.
I Carabinieri hanno anche attivato una linea d’emergenza operativa 24 ore su 24 cui possono rivolgersi tutte le persone che sospettano di aver intrattenuto una relazione con il soggetto, anche in forma anonima al numero 0541.768528. Saranno gli stessi inquirenti a convocare qualora sia ritenuto necessario la persona in un ambiente protetto per gli eventuali accertamenti di rito.

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