Un comunicato del consigliere comunale Luca Pasini, eletto nella lista Futura, sul turismo:
“Apprendo e accolgo con entusiasmo la notizia dai giornali secondo cui Destinazione Romagna, presieduta dal nostro Sindaco Andrea Gnassi, propone un’analisi dei “big-data” per sviluppare, insieme al MIT – Massachusetts Institute of Technology, strategie di marketing volte a promuovere il turismo della Riviera.Ritengo sia il coronamento di una proposta che avevo lanciato durante la campagna elettorale del 2016, in cui avevo chiesto al candidato Sindaco – poi rieletto – una pianificazione strategica di lungo termine in ambito turistico.
Alla domanda degli elettori su cosa intendessi, avevo risposto così:
Pianificazione strategica a lungo termine
Riguardo ad un mio intervento sul Resto del Carlino mi è stato chiesto cosa intendessi con “pianificazione strategica di lungo termine”.
Di fronte a richieste del genere, per ragioni di chiarezza, è doveroso rispondere in maniera sintetica ed esauriente. Per questo credo che la cosa migliore sia elencare le attività che ritengo necessarie per programmare il turismo a Rimini.
1) Redigere piano strategico del turismo partendo da alcune informazioni fondamentali:
– Indagine sulle caratteristiche del turismo attuale presente a Rimini tramite analisi dei soggiorni (età, nazionalità, reddito, durata soggiorno). Il metodo più semplice è far compilare direttamente i moduli ai turisti e agli albergatori;
– Analizzare gli interessi di chi viene a soggiornare a Rimini (intrattenimento, enogastronomia, cultura, mare, sport, benessere) e costruire report dettagliati;
– Analizzare periodi dell’anno in cui c’è turismo, cogliendo le caratteristiche fondamentali della clientela di ogni periodo;
– Unire queste analisi ad altre indagini così da creare i “profili tipo” del turista a Rimini.
2) Partendo da questi dati si può iniziare a programmare l’offerta turistica riminese nel tempo, cercando di capire:
– quale profilo di turista ritiene Rimini una meta ambita e quali sono i suoi interessi;
– quale profilo di turista “snobba” Rimini e perché;
– quali sono le potenzialità e le criticità dell’offerta turistica riminese;
3) Avendo una buona base di dati qualitativi e quantitativi ci si può attivare in sede consiliare al fine di:
– creare un’agenzia di comunicazione comunale che segua la pubblicità istituzionale della città (o rivolgersi a una già esistente);
– migliorare l’offerta turistica di Rimini risolvendo le criticità che tengono lontane certe categorie di turisti;
– pubblicizzando di più ciò che rende Rimini una metà ambita da determinate categorie di turisti;
4) Le attività successive saranno dunque:
– presidio dei Social Media, strumenti indispensabili per profilare turismo (individuarne gli interessi, capire come s’informa, rilevare e anticipare tendenze, saper informare nel modo giusto);
– Portale comunale dedicato al turismo: ne esistono già alcuni
(riviera.rimini.it e emiliaromagnaturismo.it ad esempio) con una impostazione “antiquata”. Per me è assolutamente necessario crearne uno comunale molto più diretto e semplificato;
– Creazione di una pagina Facebook per intercettare i “nativi digitali” (generazione che è nata e cresciuta insieme a Internet, sempre connessa i cui elementi costitutivi sono gli smartphone, i tablet e i servizi on-line) e che in breve tempo decideranno le loro vacanze, se non lo stanno già facendo;
– Creazione di un network di contatti con agenzie di viaggio, programmatori turistici, agenzie di booking ecc. con cui avere un dialogo continuo e scambiarsi informazioni in modo tale da rimanere sempre aggiornati sui trend e mantenere una posizione di leadership tra le mete turistiche più ambite (e proposte al turista);
5) Programmare significa anche continuo aggiornamento di dati, sviluppando una “Marketing Intelligence”:
– sfruttare tutte le leve del marketing per sapere sempre cosa funziona e cosa no nell’offerta turistica di Rimini;
– fare previsioni sulle stagioni successive;
– attivarsi quindi nella programmazione degli investimenti in comunicazione, eventi e più in generale nelle cose che servono per valorizzare Rimini.
Queste sono solo alcune delle attività necessarie per competere con le grandi mete turistiche mondiali, che ci stanno pian piano superando e portando via quote di mercato. È necessaria un’inversione di rotta, una rivoluzione nel modo di fare politica comunale, di amministrare la città. Non possiamo aspettare passivi un miglioramento della situazione economica generale. Dobbiamo (e con dobbiamo intendo il Comune di Rimini) iniziare a fare le cose giuste per riportare ricchezza a Rimini, e il metodo giusto è far ripartire il settore del turismo.
Tuttora ribadisco ogni punto del mio intervento, e lo riporto sperando che venga recepito come un umile contributo alla visione che dovrebbe secondo me avere l’Amministrazione nei confronti del tema in questione. Ci tengo a precisare che prima di sviluppare un progetto così ambizioso ed efficace devono essere raccolti i famosi “big data”, che probabilmente ad oggi non sono così precisi e sofisticati come dovrebbero essere per rendere efficace le strategie tanto sperate anche da me due anni or sono.
Preciso che tempo fa un’idea altrettanto ambiziosa sul rinnovamento di prodotto era stata proposta dall’assessorato alle attività economiche. Essa consisteva nella creazione di un portale web per le attività del centro storico, in modo tale da permettere agli utenti di conoscere e documentarsi riguardo all’offerta merceologica dei negozi esistenti. Un’idea già sviluppata in altre città europee, che permetteva di scegliere e provare vestiti, scarpe e altri articoli senza comprarli sul momento, ma di ordinarli successivamente nel portale in cui il negozio aveva una sua area dedicata facendoseli recapitare a casa. La convenienza è che in questo modo il cliente non deve portarsi in valigia il prodotto, col rischio che si rovini o che non ci stia poi nel bagaglio a causa del volume o del peso aggiunto dallo stesso. Spero si sia proceduto con lo sviluppo del progetto anche sulla base dei portali simili sparsi per il mondo e che il dialogo con le attività del centro sia proseguito”.