“Quando ho fatto il Patto Civico a Rimini i sondaggi ci davano a 4 o 5 per cento e abbiamo preso il 14. A Riccione erano leggermente più generosi, il 7 circa e abbiamo preso il 15. Non voglio fare proiezioni sui dati emersi nei sondaggi di oggi, non vorrei montarmi la testa. So invece che devo correre molto e correrò.”
Così l’On. Sergio Pizzolante, candidato per il centrosinistra nel collegio uninominale alla Camera di Rimini, sull’intervento di Giuseppe Chicchi, candidato nello stesso collegio per Liberi e Uguali.
“Chicchi dice che la mia candidatura favorisce un governo del Pd con la Destra. – osserva l’On. Pizzolante – Ragioniamo… Chicchi mi ha già fregato una volta! Chicchi (nulla di personale, provo per lui stima e affetto) mi conosce bene. Nel ’90 il pentapartito vinse le elezioni, dopo un anno andò in crisi.”
“E Chicchi voleva fare con me l’alternativa di sinistra. Si con me! Paradossale vero? Andammo nella sede del partitone di Bologna, alternativa di sinistra mi dissero. Ed io: “ma noi abbiamo vinto con il pentapartito” non possiamo fare ribaltoni. L’aveva già fatto lui, aveva già in tasca l’accordo con il centro destra di Rimini di allora, la Dc. Quindi Chicchi frego’ me e i suoi elettori ai quali diceva alternativa di sinistra pensando alla Dc. Adesso vorrebbe fregarci ancora. Denuncia scenari fantasiosi ma ha in tasca l’obiettivo vero, far vincere la Lega o i 5 stelle contro il suo ex partito. Perché non si spiega diversamente la sua candidatura e il voto al partito di Grasso. Farci perdere le elezioni! Punto! Ma non ci riuscirai Giuseppe, non questa volta.
Pizzolante, sulla sua pagina Facebook, commenta anche la linea No-Bolkenstein di Matteo Salvini, oggi a Rimini per parlare appunto di spiagge.
“Dopo Di Maio, che è venuto a Rimini a dire che c’è bisogno di una legge nazionale sulle spiagge fregandosene dell’Europa e nascondendo che i suoi nelle commissioni parlamentari chiedono da anni le gare subito, oggi arriva Salvini.
A sostegno della sua candidata No-Bolkestein.
Voglio ricordare che quando fu recepita la Bolkestein, legge 26 Marzo 2010, la Lega era al governo!
C’ero anche io, ma c’era anche lui.
E comunque se si dice che il problema è la Bolkestein si racconta una balla, perché, come ho detto mille volte, anche senza la Direttiva, rimangono i trattati.
E la sentenza della Corte di Giustizia Europea apre uno spazio di lavoro per tutelare le imprese proprio facendo riferimento all’art 12 comma 3 della Bolkestein, dove si afferma che gli Stati possono far valere questioni di interesse nazionale.
Inoltre, la Lega ha presentato una sua legge delega, con l’on Pini, che somiglia non poco a quella del Governo, della quale sono stato relatore. Ora, oggi Salvini dirà le cose che sappiamo, che si può pagare solo il 15% di tasse( magari, lo voterei anche io!), che i vaccini si possono non fare, che l’immigrazione con lui si bloccherebbe( peccato che Maroni fece peggio) e così via.
Ecco, sulle spiagge dimostriamo che la Lega quando governa dice una cosa e quando sta all’opposizione sostiene l’opposto! Salvini è un Di Maio con la felpa“.