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Rimini, lo spettacolo “Inseguire Dafne” porta le Metamorfosi alla Gambalunga

Le peripezie della ninfa Dafne e il destino di un prezioso manoscritto delle Metamorfosi di Ovidio si intrecciano nel concerto-spettacolo proposto dal Ruggiero venerdì 31 agosto – ore 21.30- al Castel Sismondo di Rimini. Commissionato dalla Sagra Musicale Malatestiana e quarto appuntamento del ciclo delle Metamorfosi barocche, Inseguire Dafne intreccia parole, musiche e immagini con il duo Il Ruggiero formato da Daniele Tonini – canto e flauto – e da Emanuela Marcante – voce recitante e clavicembalo – e con le pagine composte da Claudio Monteverdi, Franceso Cavalli, Georg Friedrich Haendel, Giovanni Bononcini e Attilio Ariosti.

Nello spettacolo ideato dal Ruggiero le vittime delle passioni degli dei sono Dafne, Galatea, Io, Siringa, Proserpina. E gli inseguitori appassionati sono Apollo, Polifemo, Giove, Plutone. Ma anche i bibliotecari innamorati sono degli inseguitori: dei libri e della vita, della fantasia e del sapere. La musica in questo spettacolo muove le fibre dei personaggio di Ovidio e segue la narrazione delle storie dei tre bibliotecari – di Alessandro Gambalunga e di Luigi e Carlo Tonini – con le musiche ispirate alle Metamorfosi e con nuove elaborazioni musicali. Nuove visioni creative e l’arte legata alle Metamorfosi dialogheranno in video con le immagini dei libri e dei bibliotecari, con le pagine aperte dei volumi, con i manoscritti delle traduzioni, con i loro volti, con la storia di Rimini che hanno scritto assieme alla storia della biblioteca.

Nella biblioteca Gambalunga – raccontano Emanuela Marcante e Daniele Tonini – esiste un prezioso manoscritto rilegato in marocchino rosso. Sono le Metamorfosi di Ovidio. La decorazione è di origine veneziana, come veneziana è la famiglia che aveva commissionato il libro tra l 1470 e il 1480: i Badoer, altresì Badoaro. Le Metamorfosi di Rimini nascono dunque a Venezia quando Sigismondo Malatesta era appena morto, per la famiglia da cui nascerà Giacomo Badoaro, il librettista de Il Ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi.

 

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